Sopra la panca la casta campa ma sotto la panca…

Si è mai vista una Casta che vota per abolire sé stessa? I paradossi del referendum del 4 dicembre sono tanti e stavolta il segreto dell’urna custodirà il voto dei diretti interessati.


Se i deputati e i senatori votano sì limitano gli spazi a disposizione per loro. Beppe Grillo, Silvio Berlusconi, Massimo D’Alema, Pierluigi Bersani, Matteo Salvini, Giorgia Meloni non soltanto hanno in comune l’idea di dare una spallata al governo Renzi, ma garantiscono alle “truppe parlamentari” che nulla cambierà.


Senatori e deputati del Partito Democratico e di Area Popolare cosa faranno? Presteranno giuramento di fedeltà a Renzi anche nella solitudine della cabina elettorale oppure “tradiranno” per salvare la poltrona?

Tanto difficilmente si andrà al voto subito, considerando che l’Italia è ancora una Repubblica parlamentare, che Alfano e Verdini nel caso di vittoria del no al referendum saranno ancora più determinanti e che Silvio Berlusconi non vede l’ora di ritornare, protagonista e decisivo, al centro della scena. Sostenendo l’ennesimo governo di scopo.

Inoltre, bisognerà fare i conti con il Capo dello Stato, Sergio Mattarella. 


Prospettiva diversa per i consiglieri regionali e i sindaci delle grandi metropoli, che potrebbero ritrovarsi senatori senza colpo ferire in caso di vittoria del sì e di conferma dell’Italicum. Qui il discorso si capovolge ed è il fronte del No che deve fare attenzione all’irresistibile tentazione degli amministratori regionali.

Non è tanto e soltanto per l’immunità parlamentare, ma è che intanto, anche senza indennità, la toga senatoriale fa un certo effetto dai tempi di Cicerone.
Infine bisogna considerare lo sterminato esercito dei sindaci, degli assessori e dei consiglieri comunali e soprattutto provinciali.

Se vince il No le prerogative ridotte in questi anni potrebbero riespandersi. Sarà un voto strano quello del prossimo referendum. Senza quorum e con i cittadini incazzati e disillusi, l’orientamenti dei politici di professione potrebbe rivelarsi più decisivo dei venti della Brexit e dell’effetto Trump.

Naturalmente i politici della provincia di Frosinone non faranno eccezione. In un’immaginaria e sterminata panchina che rappresenti idealmente la politica, gli effetti del Si collocano sotto. Quelli del No sopra.


Lo slogan è pronto: sopra la panca la Casta campa, sotto la panca la Casta crepa.

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