La pioggia che non c’è e l’inutile preghiera nella pioggia contadina

I cambiamenti del clima. E la fiducia dei contadini dei Lepini. Perché se non piove, pioverà

Lidano Grassucci

Direttore Responsabile di Fatto a Latina

Non piove, piove poco, piove meno. Detto da qui, dalla piana pontina olim palus  suona strano. È luogo comune che la secca sarà irreversibile, che saremo bruciati al sole come pomodori. Non ho scienza, neanche coscienza per capire: ma ho storie da raccontare di memorie antiche. “L’acqua va sempre al mare” era il detto con cui mi hanno insegnato l’irreversibilità delle cose. Puoi fare ciò che vuoi, modificare i giri dell’acqua, ma quella comunque va al mare.

I contadini non si fidano di nulla altro se non della conoscenza. Conoscenza senza scritti, di bocca in bocca, come fanno gli aborigeni australiani. Nero alla marina posa la zappa e va in cantina, nero alla montagna prendi la zappa e va in campagna: il meteo era questo, solo questo. E funziona. Come funziona la previsione del frate che ad agosto prevede “caldo, caldetto, caldon” a dicembre “freddo, freddetto, freddon”.

La memoria della pioggia

E della pioggia, l’uomo non ricorda a sua memoria, ma anche a memoria di racconti di prima. E qui dalle parti nostre raccontiamo storie da quando sulla roccia disegnammo noi stessi a forma di phi, la lettera greca. La grotta di chiama Arnalo del Bufalo ed era ornata di “disegni” dei nostri antenati, nascosti alle fiere e al tempo infame, con il problema di “non saper che fare” che gli ha fatto scoprire il vezzo, il vizio, di disegnare. (Leggi qui: Il primo selfie della storia è pontino).

Stiamo qui da sempre e ci sono stati tempi grassi e tempi magri, tempi secchi e tempi bagnati, tempi che il mare stava qua, tempi che stava molto più in la. E i contadini che sanno a chi malediceva la secca, per chiedere la pioggia consigliavano: pe lo piove e lo cagà mai Cristo pregà”. Perchè prima o poi ti liberi dei pesi, prima o poi arriva la pioggia.

Ma chi lo dice? Chi si è bagnato fradicio, chi ha avuto sete. Giove Pluvio non è uno stagnino preciso nel calcolare la corsa dell’acqua verso il mare con la dovuta pendenza, lui è volubile, iroso, imprevedibile ma comunque deve aprire il cielo, comunque deve liberare il corpo.

Se non piove, pioverà

Ho voluto raccontare di tempo come si faceva nel tempo antico, quando una sbagliata previsione costava la vita e non certo un ritardo di un quarto di ora all’appuntamento per lo spritz. Senza dimenticare che l’acqua è tenta, tanta… e’ compà ma quanta acqua ci sta agli mare?  Ne sè, acchia 1000 barili.   Ma che dicei, acchià 100.000.

E la pubblicità di un impermeabile quando ero bimbo diceva “se non piove, pioverà”. La stessa filosofia della non necessità di pregare la pioggia.

(Foto di copertina © DepositPhotos.com)

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