La politica dei bugiardi travestita da ‘trasversalità’

 

STEFANO DI SCANNO per L’INCHIESTA QUOTIDIANO

Si apre il capitolo delle spese elettorali. Cinque anni dopo, non si capisce ancora che fine abbiano fatto i fondi che piovvero sulla provincia dall’allora Italia dei Valori di Vincenzo Maruccio. L’inchiesta-quotidiano chiese fatture e giustificativi e, tranne il candidato a sindaco di Cassino del centrodestra che consegnò una documentazione discretamente ampia, tutti gli altri fecero finta di non capire o comunicarono un resoconto approssimativo e senza pezze d’appoggio. Chi tiene alla trasparenza può contare sul nostro giornale anche in vista del voto di giugno. Un’analisi chiara e trasparente dei flussi di denaro vale più di ogni dichiarazione d’intenti e, proprio per questo, è merce rara se non del tutto irreperibile. Anche dalle parti di chi teorizza legalità ma dà ad intendere che la pratica è sempre… affare degli altri.

Intanto nel centrodestra frusinate ci si interroga se il sindaco Nicola Ottaviani abbia poi fatto bene a sostenere l’immobiliarista Luca Sellari facendolo eleggere nel cda del Consorzio Asi, visto che le frequentazioni del fondatore di “Frosinone nel cuore” sono ormai di area Pd: e con Francesco De Angelis a fare il presidente non potrebbe essere altrimenti. Adriano Piacentini, un forzista che si reputa all’antica nonostante provenga dall’Udc, si chiede se non sia giusto adesso rimettere le cose a posto: insomma un Comune governato dal centrodestra dovrebbe designare un esponente di centrodestra, che si comporti nei ragionamenti come uno di centrodestra e si tenga alla larga dalle cene di centrosinistra. Sellari, che ovviamente non ha alcuna intenzione di dar conto delle sue frequentazioni, specie quelle a tavola, spiega che, in fondo, si governa col trasversalismo. In questo supportato da un intenditore della specialità: il consigliere regionale Mario Abbruzzese non mostra stupore e s’appella alle dichiarazioni dell’immobiliarista circa la sua fede berlusconiana. E quella, si sa, la si dimentica sul comodino dopo qualche mese di matrimonio.

Alcuni consiglieri di “Frosinone nel cuore” potrebbero scegliere la strada tracciata da Alfredo Pallone, leader provinciale dell’Ncd. Partito che, pur prendendo schiaffi a raffica, continua a sostenere Renzi ed il Pd, e potrebbe concedere a qualche esponente del gruppo “civico” un bel lasciapassare dall’altra parte della “barricata” (si fa per dire) più che dignitoso, salvando le apparenze. Sin qui riassunta la storiella non dovrebbe manco sconvolgere più di tanto. Perché in fondo Sellari è solo discepolo di cotanto maestro. La strategia di Abbruzzese al Cosilam (coadiuvato a suo tempo da De Angelis) è stata illuminante sin dalla fondazione: riassorbire scientificamente qualsiasi forma di opposizione e manovrare senza disturbatori o, peggio, controllori. In ciò aiutato da un adeguato direttore generale che, non certo per fato o coincidenze astrali, sta ancora oggi tranquillamente seduto al suo posto.

Cassino è un caso che fa scuola, politicamente parlando. Se nel capoluogo si individuano, sia pur nella labilità dei confini, partiti e schieramenti con logiche di vaga contrapposizione, nella Città Martire l’evoluzione della politica nell’impolitico è già una realtà. Quelli che sostenevano fieramente Palombo 5 anni fa oggi si immolano per Petrarcone; quelli armati di ruspa contro gli immigrati si accomodano al fianco degli ex comunisti neo-pidini; gli ex alleanzini sono fieramente concordi nell’avanzare verso le urne al fianco dei pontificatori della sinistra anticonformista e rivoluzionaria. Il movimento più innovatore schiera uno che era stato nelle liste dell’armata della destra più forte e arrogante che la città ricordi. Mentre quelli che facevano e disfacevano nel Pdl, lasciando buche stradali e debiti, sono assurti a promotori del cambiamento.

I confini politici, le idee, le differenze programmatiche? Sono superati in nome degli interessi solidi di gruppi di amici e lobby: l’unica cosa che conta è l’invasione e l’occupazione dei luoghi pubblici. Se Frosinone guarda a Cassino, oggi più che mai, osserva semplicemente un’evoluzione travolgente. Poco tempo ancora e anche il capoluogo raggiungerà le stesse “vette”. In fin dei conti la politica è un po’ come l’architettura: le forme ortogonali sono monotone e superate. L’elemento obliquo apporta dinamismo e frantuma ogni rigore. Probabilmente anche ogni resistenza di chi ancora crede nell’utilità del voto.

A proposito, per il referendum sulle trivelle è utile non sottrarsi all’incombenza delle urne. Una democrazia basata sulla sovranità popolare, deve fare i conti pure con chi cerca di mettere alla prova i nervi degli affaristi in circolazione nella gestione cosiddetta pubblica (e non parliamo solo dei petrolieri). Troppe certezze ai potenti, danni sicuri agli ultimi.