La politica dei paradossi e la lezione del carciofo

L'accordo Pd - Azione crea paradossi al confini con il credibile. Come accade a Latina. Dove alle elezioni bis del 4 settembre Azione dovrà votare contro il sindaco sostenuto dal Pd. E dopo 3 settimane i Dem potrebbero dover votare il candidato di Calenda alla Camera

Lidano Grassucci

Direttore Responsabile di Fatto a Latina

Grande è la confusione sotto il cielo, quindi la situazione è eccellente!  Mao Zedong

Nicoletta Zuliani, ex consigliere comunale del Pd di Latina, dacché era una Dem candidata ad ogni cosa, esce dal suo Partito sbattendo la porta alla vigilia del voto alle comunali di ottobre. L’accusa al partito era d’essere poco attaccato alla bandiera e lei, coerentemente, ne ha presa un’altra: quella di Azione.

Oliver Tassi, già presidente del Consiglio Comunale di Latina per Lbc (la civica Latina Bene Comune che esprime il sindaco Daniano Coletta), esce dal suo movimento. Sbatte la porta e va anche lui in Azione. Secondo il suo punto di vista, Pd e Lbc su Coletta candidato sindaco non erano coerenti; e lui “coerentemente” è andato con Calenda.

L’intesa dei paradossi

Enrico Letta e Carlo Calenda

Spiegava il Presidente della Repubblica Sandro Pertini che La coerenza è comportarsi come si è, e non come si è deciso di essere.

Nicoletta Zuliani ed Oliver Tassi nei mesi scorsi si fanno “azionisti“, “calendisti“, fate voi. Lo fanno in nome di una nuova coerenza e sfidano anche il Pd e Lbc di Damiano Coletta presentando la stessa Zuliani alla carica di sindaco. Prendono poco e sono fuori dal consiglio comunale, fuori da ogni cosa.

Ma ora? In politica mai dire mai per citare James Bond 007. Ed ecco che ora a Carlo Calenda toccano il 30% dei seggi uninominali nel patto con il Pd. E dove trovano il personale per riempire questi buchi? A Frosinone quasi non  esistono a Latina hanno Tassi e Zuliani. A Latina il seggio che oltre al capoluogo comprende Aprilia, Cisterna, i Lepini, Pontinia e Sabaudia potrebbe essere per i “calendisti” appetibile: hanno una “classe dirigente”, un’area contigua a Roma dove sono forti e potrebbe avere un effetto trascinamento. Perchè no?

Certo per Pd e Coletta sarebbe come per i cesaristi votare Bruto.

Il rischio? Il 4 settembre (alle elezioni di riparazione in 22 sezioni di Latina) la Zuliani si vota, Tassi la vota, contro Damiano Coletta e il Pd che però il 25 settembre potrebbero doverla votare come candidato della coalizione antidestra alla Camera

In politica l’avversario di ieri è l’amico di oggi, ma tutto si muove dentro una arena che ormai non comprendono neanche i giocatori. Del resto nel gioco non ci si diverte neanche più. 

L’araba fenice risorgeva dalle sue ceneri, ma questo è esempio colto e alto. Meglio allora l’esempio del carciofo: pianta senza semi che si rigenera dalle sue parti pare sempre nuovo ma è sempre la stessa.

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