La politica non vede la FroLa: l’area metropolitana Frosinone-Latina

I fatti dicono che le province di Frosinone e Latina sono sempre più interconnesse. E che poco alla volta sta nascendo una provincia del Sud Lazio. Nei fatti.

Lidano Grassucci

Direttore Responsabile di Fatto a Latina

Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.

Italo Calvino, Le città invisibili

Premessa (a parafrasi di Calvino): FroLa è una città che ha due teste ma un corpo forte e unico. Perchè è nato per compromesso di diversi. E gli ibridi sono più fertili di ogni purezza. È la città che sarà oltre le città che sue sono state Frosinone e Latina. È una bellezza da immaginare, una storia da scrivere lontano dalle storie scrirre

Frosinone e Latina oggi competono, in economia; litigano nel calcio; si “sfottono” nella vita. Ciascuna città si sente un suo meglio sull’altra ma… Ma mentre dicono questo, fanno altro, si integrano, si contaminano.

La prova? A ottobre si è votato a Latina e per un pugno di voti il candidato della destra Vincenzo Zaccheo non sbanca al primo turno; va al secondo e perde per tanti voti questa volta a favore del candidato di sinistra, Damiano Coletta.

Domenica votano a Frosinone per rifare il Consiglio comunale e per scegliere il sindaco. Come va a finire? Al primo turno: tale e quale a Latina il candidato di destra Riccardo Mastrangeli sfiora l’elezione; gli manca una manciata di voti e va al ballottaggio con Domenico Marzi della sinistra. Lo scenario di partenza è simile, l’esito non è scontato.

Fenomeni carsici

Esistono fenomeni carsici che poi fanno eventi sorgivi. È nata, di fatto, un’area metropolitana a sud di Roma che potrebbe contribuire ad un nuovo modello economico-culturale-politico.

Latina ha 120 mila abitanti, Frosinone ne ha 50 mila; tra Latina e Frosinone ci sono realtà con una popolazione di altri 50.000 residenti: Sezze, Priverno, Roccagorga, Ceccano… E poi le realtà che si muovono intorno a queste due città. Un polo industriale agricolo e logistico di rilievo, con il mare, la montagna e la storia. Già oggi i servizi sono integrati, a partire dalla Sanità, per passare ai Trasporti, alla Formazione, nell’Informazione. La Camera di Commercio sta integrando la propria funzione, il Consorzio Industriale si fonde. 

Il problema? Sia a Latina, sia a Frosinone il tema è omesso dal confronto politico-amministrativo: si pensa divisi vivendo uniti. Un evidente paradosso, ma anche il segnale forte del problema centrale del Lazio Meridionale, la incapacità di elaborazione culturale e politica di lungo periodo. 

Segnali dalle urne

Damiano Coletta e Nicola Ottaviani

Tra due domeniche si “rivota” a Frosinone e come andrà è nella mente di Giove. Ma è significativo come è andata. E a lungo termine vincerà comunque quella classe dirigente capace di leggere questa opportunità

Nel nord Italia da tempo pensano a MiTo, la città nuova nella fusione di Milano con Torino, unite dal treno ad alta velocità che le “lega” in 50 minuti. Latina e Frosinone sono “allontanate” dalla 156, ma comunque a ’30 minuti di distanza, una FroLa che potrebbe essere.

error: Attenzione: Contenuto protetto da copyright