Le primarie che spaccano. Scintille tra i Fratelli d’Italia per il tentato stop a De Donatis

Scelta del candidato sindaco e metodo, la posizione del circolo di FdI a Sora fa andare su tutte le furie Lecce e Castagna. Che minaccia di lasciare il Partito. Appena una settimana fa il documento unanime che stabiliva le linee guida. Che oggi vengono ribadite. "Pro domo di Bruni" contestano gli altri due Consiglieri

Maurizio Patrizi

Rem tene, verba sequentur

Una nota inviata qualche minuto dopo mezzogiorno di mercoledì 15 luglio 2020. A una settimana esatta dal consiglio direttivo di Fratelli d’Italia, concluso con un documento votato all’unanimità: nero su bianco si formalizzava la linea del Partito. Il Comunicato inviato alla stampa verso l’ora di pranzo doveva servire a ribadire quella linea politica. Invece ha scatenato uno scontro ferocissimo all’interno di Fratelli d’Italia. Su un fronte, la capogruppo Simona Castagna ed il presidente del Consiglio Comunale Antonio Lecce: hanno disconosciuto il contenuto del Comunicato. Sull’altro fronte il consigliere Massimiliano Bruni, convinto che la nota si limitasse a ribadire quanto deciso nel Direttivo, spazzando via ogni dubbio sui criteri con cui verrà scelto il candidato sindaco. (leggi qui FdI si ricompatta con 17 firme. Sindaco di centrodestra o a lui gradito (quindi pure De Donatis).

Il Comunicato delle polemiche

Antonio Lecce

Che bisogno c’era di ripetere quanto già noto a tutti? Perché diffondere quel comunicato? Per mandare un chiaro segnale al sindaco Roberto De Donatis.

Nei giorni scorsi il sindaco aveva rivelato a Massimiliano Bruni il suo progetto: farsi eleggere per il secondo mandato, sostenuto dal centrodestra senza però tesserarsi per nessuno dei Partiti che lo compongono. Né con Forza Italia, né con la Lega, né con Fratelli d’Italia (leggi qui De Donatis senza tessera punta a farsi rieleggere dal Centrodestra).

Qual è il messaggio per il primo cittadino in carica? Se De Donatis non si vuole tesserare ma vuole farsi eleggere dal centrodestra deve passare attraverso le Primarie. L’alternativa è farsi presentare da uno dei Partiti del centrodestra. Ossia tesserarsi.

Tertium non datur. Ossia: strada sbarrata alla strategia di De Donatis.

Tertium non datur. Meglio ribadire

BRUNI E DE DONATIS

Ecco. Il Comunicato doveva servire a dire che non c’è spazio per una terza via. Una semplice sottolineatura di quanto già deciso mercoledì scorso.

Invece lo scontro in Municipio è stato inevitabile: da un lato Bruni, dall’altro Lecce e Castagna.

«Non condividiamo il contenuto di quel comunicato stampa. Messa così è obbligatorio fare le primarie!». Questo hanno detto con tono molto risentito il presidente del Consiglio e la sua vice. Per rimarcare bene il concetto Castagna ha anche urlato: «Avevamo detto altro».

Non si è fatta attendere la riposta di Bruni: «E’ italiano. E’ la stessa cosa che abbiamo scritto nel documento».

Con tono minaccioso Simona Castagna ha ribattuto, sempre a volume sostenuto: «Esco dal partito».

E Bruni: «Qual è il problema? State disconoscendo ciò che avete votato nel documento. Cosa c’è sotto?». A questo punto Castagna avrebbe fatto notare che «era stata deliberata un’altra cosa».     

I tre passaggi chiave del documento

Cosa è stato effettivamente verbalizzato? Ecco il contenuto dei tre passaggi chiave della parte finale del documento politico. Un documento votato all’unanimità  mercoledì 8 luglio 2020 dal direttivo e dai consiglieri di Fratelli d’Italia Sora. (leggi qui FdI si ricompatta con 17 firme. Sindaco di centrodestra o a lui gradito (quindi pure De Donatis)

«La linea che il gruppo ha votato a maggioranza è basata su alcuni semplici capisaldi:

1. Fratelli d’Italia proseguirà il lavoro finalizzato alla creazione di una coalizione di centrodestra. 2. La coalizione di centrodestra individuerà al suo interno un candidato sindaco alle elezioni amministrative del 2021. 3. È opinione del gruppo di Fratelli d’Italia che, per poter davvero parlare di coalizione di centrodestra, il candidato sindaco debba ricondursi ai principi, agli ideali e ai valori di centrodestra».

«Restiamo però convinti che il futuro sindaco debba essere una persona che gode del più ampio consenso da parte di tutti. Per tale ragione si ritiene auspicabile che ogni candidatura venga sancita da elezioni primarie».

Cosa viene ribadito oggi

SIMONA CASTAGNA CON IL SENATORE RUSPANDINI

Ecco invece cosa è scritto nel comunicato diffuso poco dopo le dodici del 15 luglio 2020. Nota che i consiglieri Castagna e Lecce non condividono. Ma che ricalca pressoché alla lettera quanto verbalizzato la settimana scorsa.

«Sora (Fr) – Ufficiali le linee guida di Fratelli d’Italia, in vista delle amministrative 2021».

«Il giorno 8 luglio il gruppo di Sora di FdI ha deliberato all’unanimità principi e linee programmatiche per le prossime amministrative. Non si può  non riconoscere a Fratelli d’ Italia, l’ impegno e l’affidabilità mostrata nel mantenere il patto di governo. Patto stipulato con gli alleati, e soprattutto con i cittadini».

Dopo una disamina di ciò che accade a livello nazionale. E che inevitabilmente condiziona anche le scelte del gruppo cittadino di FdI a Sora, nel comunicato si ribadiscono i principi fissati la settimana scorsa.

« lo scopo primario di Fratelli d’Italia è quello di proseguire il lavoro finalizzato alla creazione di una coalizione di centrodestra.

Sul punto, è opinione del gruppo che, per poter davvero parlare di coalizione di centrodestra, il candidato sindaco debba ricondursi a principi, ideali e valori di centrodestra.

Restiamo convinti che il futuro sindaco debba essere una persona che gode del più ampio consenso da parte di tutti. Intendendo per tutti sia i partiti facenti parte la coalizione, che i cittadini».

“Chi ambisce vada alla prova”

«È necessario che la politica torni a svolgere un ruolo primario sul territorio. Riteniamo che questo percorso possa essere intrapreso e portato a termine solo in un modo. Riportando i simboli partitici ad essere il fattore trainante dell’ attività amministrativa del paese e delle città in genere.

Ciò  non toglie che venga sottolineata limportanza delle realtà civiche esistenti sul territorio. Realtà che potrebbero avere un ruolo determinante nell’attività politica e amministrativa. Fermo restando che anch’ esse debbano essere rappresentative di certi valori».

«Valori che sono quelli che hanno sempre contraddistinto una certa area politica. In virtù di queste ragioni, riteniamo necessario e doveroso. Cosa? Che chiunque ambisca alla carica di primo cittadino, non possa esimersi dalla prova delle elezioni primarie. Mostrando così il compiacimento degli elettori. Tuttavia partendo da un presupposto. Che tale decisione debba essere concordata e decisa con tutti i facenti parte la coalizione dal quale l’ aspirante sindaco voglia farsi sostenere.

È  chiaro altresì, che il partito Fratelli d’ Italia lavorerà per ottenere il massimo risultato elettorale possibile».

Cosa vuol dire il comunicato?

Roberto De Donatis

Se non si arriva a individuare un candidato unitario fra i partiti del centrodestra si apre alle realtà civiche e si va alle Primarie.

E’ imprescindibile che i partecipanti si riconoscano comunque nel centrodestra. Altrimenti potrebbe candidarsi anche uno di estrema sinistra, pretendendo che il centrodestra lo sostenga.

Si sente quindi la necessità di porre dei precisi paletti. Del resto se di coalizione di centrodestra trattasi queste sono considerazione pressoché scontate. Una sorta di nota esplicativa del documento della scorsa settimana.

La posizione di Lecce e Castagna

Roberto Mollicone

«E’ stata fatta una sintesi parziale pro domo sua del verbale». Lo esclama il presidente del Consiglio Antonio Lecce, rimarcando che la sua posizione è condivisa anche da Simona Castagna.

«Ho detto a Massimiliano che la conclusione è sbagliata. Le primarie non erano condizione indispensabile ma erano stato poste come un’eventualità. Questa è un’interpretazione di Bruni. Solo lui, insieme a Roberto Mollicone, era per la linea rigida. Buona parte dei presenti erano d’accordo con me e Castagna».

E a microfoni spenti ha aggiunto: «Se si troverà un candidato di Centrodestra io sarò il primo a sostenerlo. Ma non possiamo metterci contro De Donatis oggi con rischio di dover andare a trattare con lui domani». «Infatti è prevalsa la linea morbida. E’ scritto chiaramente nel documento. Abbiamo aperto alle primarie». Questo il commento di Bruni alle dichiarazioni di Lecce sull’esito del direttivo.

Un’apertura che, alle condizioni date, ha di fatto rimesso in gioco anche De Donatis. Il quale, tuttavia, difficilmente potrebbe accettare di sottostare alle primarie. Come in modo sibillino lascerebbe intendere la posizione di Lecce e Castagna. Si tratta dunque di un equivoco? Di un difetto di comunicazione? Oppure della punta di un iceberg che potrebbe celare qualche amara sorpresa?