La Pro Loco e la puzza di manovra elettorale

Le manovre intorno alla Pro Loco. Elementi che se presi da soli non autorizzano i sospetti. Ma insieme inducono a considerare sotto un'altra luce ciò che sta accadendo da qualche giorno

Paolo Carnevale

La stampa serve chi è governato, non chi governa

Una riunione straordinaria per approvare il nuovo statuto della Pro Loco. Sembrerebbe tutto secondo le regole. Ma, al di là di questo, il sospetto sempre più forte è che la Pro Loco sia diventata un nuovo fronte di scontro in vista di una campagna elettorale che si annuncia lunga e molto complicata.

La riunione è quella che è stata fissata ad Anagni il 25 aprile dalle 11.30. Un solo punto all’ordine del giorno, quello relativo, appunto, all’approvazione del nuovo statuto.

La prassi ed i sospetti

Il seggio della Pro Loco

Chi si intende di queste cose dice che si tratta di una prassi normale, legata alla modifica di alcune norme relative al terzo settore. Ma alcuni dei soci della struttura fanno notare alcune cose che stonerebbero con questa versione “normalizzatrice” dei fatti.

La prima. Il fatto che un nuovo statuto era già stato approvato non molto tempo fa dai soci della Pro Loco. E dunque non si capirebbe il perchè di questa nuova modifica, anzi dell’approvazione urgente di uno statuto nuovo di zecca. Per il quale, peraltro, sembra si potesse aspettare fino al 31 maggio. 

Poi il fatto che, a quanto si è potuto capire, lo statuto verrebbe illustrato direttamente lunedì mattina, senza che nessuno dei soci (stando almeno a quanto raccontano alcuni di essi) sia stato messo a conoscenza della natura delle modifiche apportate alla carta. Bisognerebbe approvare 10-15 pagine lette in diretta.

Il terzo elemento è il fatto che lo svolgimento dell’assemblea dovrebbe essere stato reso noto, tra l’altro, tramite annuncio sull’albo pretorio del Comune. Di cui, finora almeno, non c’è traccia.

Presidente sotto attacco

Elementi che, se presi da soli, non autorizzano molta dietrologia. Messi insieme però inducono a riconsiderare quello che sta accadendo riguardo alla Pro Loco.

Gli ultimi fatti in effetti parlano chiaro. E parlano di un vero e proprio attacco nei confronti dell’attuale presidente della Pro Loco Franco Stazi, eletto in  riferimento ad una  parte politica che non fa certo riferimento al centro-destra. Tutti ricordano, ad esempio, le critiche che il consigliere comunale Guglielmo Vecchi, esponente di Idea Anagni e membro della maggioranza, aveva sollevato tempo fa nei riguardi di Franco Stazi, parlando di una amministrazione della Pro Loco immobile. (Leggi qui Il doppio attacco di Vecchi che apre la campagna elettorale).

E meritandosi le critiche di ritorno dello stesso Stazi, che aveva invece elencato i successi della Pro Loco negli ultimi tempi. (Leggi qui Stazi blinda la Pro Loco dalla campagna elettorale).

Battaglia politica

Daniele Natalia

Il sospetto, insomma, sempre più forte, è che intorno alla Pro Loco si stia combattendo una vera e propria battaglia politica. Come noto infatti nella prossima primavera ci saranno ad Anagni le elezioni comunali. Consultazioni che, inizialmente, sembravano doversi svolgere in un clima sostanzialmente favorevole alla riconferma dell’attuale sindaco Daniele Natalia.  Clima che invece ultimamente è cambiato, con la creazione di un campo largo che potrebbe mettere molto in difficoltà lo schieramento conservatore.

Ecco che diventa ancora più decisiva la possibilità di controllare istituzioni come la Pro Loco che, anche grazie alla gestione degli eventi dell’estate, garantiscono un rientro in termini di visibilità elettorale. Tutte cose che presuppongono la necessità di mettere da parte gli elementi poco filogovernativi. Come Stazi.

Si spiegano anche così forse le manovre che negli ultimi tempi si stanno svolgendo intorno alla struttura di Piazza Innocenzo III.