Senza ricevuta di Ritorno. La raccomandata del direttore su un fatto del giorno. La profezia sull'Ucraina. Che nessuno per anni ha voluto ascoltare.
«Duro o morbido non sono concetti politici. Puoi essere duro se ti conviene, o morbido se ti conviene; non puoi fare il duro se te ne vengono solo danni. Isolare la Russia è un danno».
«Il problema è avere chiara l’idea di dove devi arrivare. Se vuoi che l’Ucraina non sia membro della Nato e dell’Unione Europea, ma sia un Paese amico dell’Europa ed un ponte con la Russia, devi avere una politica coerente con questo obiettivo».
«Se l’obiettivo è portare l’Ucraina nella Nato, allora crei tensioni irreversibili».
Parole di Romano Prodi, affidate al Corriere della Sera nel 2015.
Se ne possono ricavare alcune possibili deduzioni:
- Nessuno ha letto il Corriere della Sera in questi 7 anni. (Improbabile)
- Lo hanno letto ma non lo hanno capito (Probabile)
- Lo hanno letto ma non gli hanno dato peso (Cialtronescamente vero).
È l’opzione più vicina alla realtà. Comprensibile in un Paese affidato ad una classe dirigente selezionata in larga parte con i casting, che pensa la politica sia quella di cui si parla al tavolino del bar con birra e gazzosa.
I Russi sanno bene chi siamo: per agganciare Matteo Salvini quando era ministro impiegarono pochi minuti. E le imbarazzanti conversazioni dei suoi accompagnatori diedero al mondo la dimensione della cialtronaggine.
Siccome qualcuno pensa ancora che spararsi le pose equivalga ad essere un Prodi, sono stati proprio i Russi a ricordarci chi siamo. Lo hanno fatto rispondendo al nostro ministro degli Esteri che proponeva come ritorsione di sospendere i bilaterali con la Russia. Dallo staff del ministro Lavrov hanno risposto “La diplomazia è stata inventata per risolvere situazioni di conflitto e alleviare le tensioni, e non per viaggi vuoti in giro per i Paesi e assaggiare piatti esotici ai ricevimenti di gala“.
Un’altra prova: uno vale uno non significa uno vale l’altro. Un governo Prodi, con Ciampi al Tesoro, nemmeno lontanamente è paragonabile a questa compagnia di giro.