La rabbia di Sanna, l’inconcludenza della Raggi e le scelte di Zingaretti

La sindaca di Roma tutto vuole fare (si fa per dire) meno che individuare una discarica. Il primo cittadino di Colleferro ha respinto le accuse al mittente rilanciandole. Il presidente della Regione e segretario del Pd davvero pensa di continuare a governare con i Cinque Stelle?

Il sindaco di Colleferro Pierluigi Sanna non l’ha certo mandate a dire alla prima cittadina di Roma Virginia Raggi nel corso della seduta del consiglio capitolino sui rifiuti che si è tenuta ieri. Ed alla quale hanno partecipato i sindaci delle province per dire basta alle immondizie della Capitale nelle discariche sui loro territori. (leggi qui Rifiuti, la Provincia: “Bonificare Roccasecca”. Il sindaco: “Stop alla discarica”).

Il sindaco di Colleferro Pierluigi Sanna

Pierluigi Sanna ha fissato con equilibrio e fermezza una serie di principi. Riassumiamoli. “A nome dei sindaci qui presenti  voglio dire che anche gli abitanti della provincia di Roma sono generosi. Le discariche di Civitavecchia, Colleferro e Roccasecca sono state per anni a disposizione della Capitale. Abbiamo accolto i rifiuti di tutti. La discarica di Colleferro è la più grande del Lazio dopo Malagrotta è un luogo insicuro. La nostra esperienza è quella di un dramma ambientale. Siamo stati solidali, abbiamo dato tanto“.

Poi l’aspetto politico. “Non c’è alcun accordo tra me e il presidente Nicola Zingaretti. Il contratto ventennale scade quest’anno. Le province di questa regione hanno dato tanto alla Capitale. Non andremo oltre. I rapporti non vanno inaspriti, noi siamo fermi e non fessi. Non serve seminare discordia, occorre scegliere. E per noi scegliere significa  dopo 23 anni al servizio di tutti, dire lasciateci stare, abbiamo già dato”.

Il tutto dopo che nel suo intervento la Raggi era arrivata a ipotizzare un accordo tra Zingaretti e Sanna.

L’orgoglio dei sindaci dell’area nord della provincia di Frosinone e di quelli dell’hinterland di Roma ha fatto emergere ancora una volta quello che è il vero insormontabile problema di questa vicenda. E cioè che Virginia Raggi tutto vuole fare (si fa per dire) meno che individuare una discarica.

Virginia Raggi © Imagoeconomica / Sara Minelli

Non fa che ricordare l’esperienza di Malagrotta, non fa che attaccare la Regione Lazio. Ma si guarda bene dal fare l’unica cosa che andrebbe fatta: scegliere un sito per la discarica. Operazione certamente impopolare, ma necessaria. In tutto il  mondo si fa così. In tutte le Capitali si fa così.

Il fatto è che la vicenda dei rifiuti, come altre, evidenzia i limiti enormi del Movimento Cinque Stelle come forza di governo. Prima la Lega, adesso il Partito Democratico. Ci si sta rendendo conto che con i pentastellati portare avanti programmi di governo è impossibile. Perfino la ritirata sulla manovra su plastic e sugar tax, per non parlare delle auto aziendali, evidenzia un’approssimazione imbarazzante.

Detto tutto questo, ma davvero Nicola Zingaretti pensa di poter continuare l’esperienza di questo Governo con i Cinque Stelle? Davvero lo pensa dopo che la sindaca di Roma Virginia Raggi spara a zero sulla Regione e sul segretario nazionale Dem per una vicenda, quella della discarica, che riguarda il Comune di Roma?

Se i Cinque Stelle sono questo allora è tempo perso. Se sono altro è ora che si sbrighino a cambiare pelle. E capo politico.