La Regione ammette: i lavori al Corso sono regolari

Arriva la risposta al primo dei due esposti dell'opposizione sui lavori a Corso della Repubblica. La Regione riconosce: sono regolari. Silenzio della minoranza. L'amministrazione: "Avranno finito i Giga”

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

La Regione Lazio non ha individuato motivi sostanziali per i quali bloccare i lavori di pedonalizzazione avviati dal Comune di Cassino nel centralissimo Corso della Repubblica. Contro quel cantiere 7 dei 9 Consiglieri di opposizione avevano presentato un esposto alla Procura ed uno alla Regione Lazio. Nella serata di ieri sono arrivate le risposte dalla Direzione Urbanistica regionale.

Cosa ha detto la Regione: riguardo alle eccezioni mosse sulla modifica degli standard urbanistici, la Regione scrive che la segnalazione è infondata. Sul secondo punto, che segnala come la procedura di approvazione del progetto sarebbe stata effettuata senza i necessari pareri, la Direzione sottolinea di non essere competente ad esprimersi.

Sul terzo punto, quindi la segnalazione dell’assenza dell’autorizzazione paesaggistica, gli uffici regionali si riservano di effettuare altre verifiche. Intanto pero, scrive la Regione, non sussistono motivi di interesse pubblico che giustifichino provvedimenti sugli atti già adottati. I lavori quindi vanno avanti.

La sub delega

Francesco Carlino illustra il progetto di Corso della Repubblica

La polemica nasce dal fatto che l’Ufficio Tecnico di Cassino ha ottenuto regolarmente l’autorizzazione paesaggistica per il rifacimento di piazza Diamare (che fa angolo con Corso della Repubblica). Quella per il Corso non è arrivata nei tempi, per cui lo scorso 5 aprile il dirigente, preso atto che nessuno gli aveva risposto, ha rilasciato lui stesso la determinazione n° 812 dandosi l’autorizzazione paesaggistica in base al principio della ‘sub delega‘ di cui può godere Cassino. Iter contestato dalle opposizioni. (Leggi qui: E ora sull’esposto tutti cercano di non lasciare tracce).

La Regione Lazio ha esaminato anche quel passaggio prima di scrivere “Non sussistono motivi di rilevante interesse pubblico connessi con la tutela dei luoghi che giustificano provvedimenti di questa direzione sugli atti già adottati“. Lo scrive nella nota 0458382 con cui risponde all’esposto presentato dai consiglieri comunali di opposizione del Comune di Cassino Benedetto Leone, Laura Borraccio, Renato De Sanctis, Franco Evangelista, Giuseppe Golini Petrarcone, Massimiliano Mignanelli e Luca Fardelli. Praticamente tutta la minoranza civica e di Centrodestra con le sole due eccezioni di Michelina Bevilacqua e Francesca Calvani.

In quell’esposto i consiglieri di opposizione rilevano alcune anomalie in merito al cantiere partito il 28 marzo in Corso della Repubblica per la riqualificazione del centro e la pedonalizzazione. In particolar modo si evidenziava come i lavori fossero stati avviati con la sola autorizzazione archeologica, ma non quella paesaggistica.

Il punto critico

Benedetto Leone

Un tema chiarito già il 4 aprile. Quel giorno era stata proprio la Regione a far pervenire una nota in Comune con un invito a sospendere i lavori in via cautelativa perché privi dell’autorizzazione paesaggistica. L’ufficio tecnico – aveva spiegato nell’occasione il vice sindaco con delega ai Lavori Pubblici Francesco Carlino  – ci ha fatto presente che i termini per il rilascio di tale parere da parte della Soprintendenza sono trascorsi“. Non per lassismo: quando non ci sono rilievi da sollevare, contestazioni da fare, grazie alla legge sul silenzio assenso si evita di perdere tempo ed automaticamente la pratica va avanti. Come avvenuto in questo caso: Cassino ha preso atto della mancata risposta ed ha attivato i suoi poteri di sub delega, facendo in house.

Con un paradosso. Il dottor Mario Lastoria, dirigente dell’Area Tecnica rilascia l’autorizzazione paesaggistica al dottor Lastoria Mario responsabile del procedimento. Lo stesso dirigente è responsabile delle due cose ed in pratica si autorizza da solo. L’opposizione evidenzia questo passaggio. Lastoria in questo caso sarebbe, allo stesso tempo, controllato e controllore.

L’opposizione consiliare capeggiata da Benedetto Leone, ha poi ribattuto che il parere non può però essere rilasciato postumo. E l’ex vice di D’Alessandro aveva dunque avvertito: “L’autorizzazione paesaggistica serviva prima. Ora è tardi, e i lavori sono in corso dal 28 marzo, attento a non commettere abusi. Un invito anche al dirigente dei Lavori Pubblici a non prestarsi a questi atteggiamenti di sfida, di scontro, di divisioni che sono nella cultura di questo Sindaco. Qui non c’è in ballo la politica ma il futuro della nostra città“.

Sul Corso potete procedere

I consiglieri di opposizione presentano dunque un esposto indirizzato anche alla Procura della Repubblica. Ieri sera la prima risposta arriva dalla Direzione per le Politiche abitative e la pianificazione territoriale, paesistica e urbanistica della regione Lazio. Che, nella sostanza dei fatti, spiega: i lavori possono procedere e non c’è alcuna ragione di intervenire.

Il tardivo rilascio dell’autorizzazione paesaggistica non determina automaticamente l’inefficacia dell’attoscrivono gli uffici del dipartimento della Regione Lazio. E poi sempre in merito all’esposto spiegano: “L’autorizzazione ha per oggetto la totalità delle opere di riqualificazione di Corso della repubblica nel tratto compreso tra via Pagano e via Marconi che risultano, a oggi, ancora da eseguire nella loro interezza. Le opere già eseguite prima del rilascio non hanno modificato modifiche o alterazioni del contesto paesaggistico esistente o una modifica permanente dello stato dei luoghi.

Tanto basta al vicesindaco Francesco Carlino che segue da vicino il cantiere avendo la delega ai lavori Pubblici, per prendersi la rivincita sulle opposizioni: “Bene abbiamo fatto – dice – a non fermare i lavori il 4 aprile, perché avremmo solo perso un mese di tempo. La nota della Regione fa il giro delle chat dei vari gruppi whatsapp di maggioranza. Silenzio assoluto da parte dell’opposizione, neanche un post sui social.

I fedelissimi del sindaco si scambiano emoticon e risate: “Anche oggi avranno finito i giga!

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