La Ricevuta2/ Gli asini non volano. E neanche i consiglieri regionali

La Capogruppo del Pd in Regione Lazio replica alla presidente FdI della Commissione su Allumiere. E ribadisce i risultati ai quali sono arrivati sia la Commissione e sia la magistratura. Che ha prosciolto con formula piena il sindaco di Allumiere

«Gli asini non volano. E neanche i consiglieri regionali»: Marta Leonori è la capogruppo del Partito Democratico in Regione Lazio. È arrivata lì con la girandola di incarichi innescata dall’allora Presidente del Consiglio Regionale Mauro Buschini: appena le ombre dell’inchiesta sulle assunzioni di Allumiere sfiorarono l’ingresso della Regione non ne volle sapere di restare un solo secondo in più. E si dimise. Il suo posto venne preso dall’allora capogruppo Marco Vincenzi. Che all’unanimità venne sostituito alla guida del Gruppo da Marta Leonori.

Chiara Colosimo (Foto: Sara Minelli © Imagoeconomica)

È lei oggi a respingere la chiave di lettura fornita da un’altra dei protagonisti di quei giorni: Chiara Colosimo di Fratelli d’Italia, presidente della Commissione che venne costituita su sollecitazione di Buschini proprio affinché non vi fossero ombre né sul suo operato né su quello della Regione Lazio.

Il Giudice delle Udienze Preliminari venerdì ha assolto con formula piena il sindaco di Allumiere Antonio Pasquini. E Chiara Colosimo ha commentato che per lei gli asini non volano su Allumiere, rinnovando le sue perplessità su quel concorso. (Leggi qui E ora chi glielo dice al sindaco di Allumiere? E leggi qui: La ricevuta di Colosimo: “Su Allumiere gli asini non volano”).

Gli asino non volano

Non ci sta Marta Leonori. Non accetta quella chiave di lettura. Meno ancora accetta che ci siano dubbi sul lavoro svolto dalla Commissione che la stessa Chiara Colosimo ha presieduto. «Il lavoro svolto in Commissione Trasparenza sulla vicenda di Allumiere, si è svolto in modo trasparente e secondo le prerogative proprie di un Consiglio regionale: audizioni, acquisizione documenti, discussioni e quindi la votazione di una relazione sull’attività svolta. L’attività della Commissione, che ha avviato i suoi lavori proprio con le audizioni sulle procedure concorsuali eseguite presso il Comune di Allumiere, è la dimostrazione che non si è voluto nascondere o evitare un confronto».

Marta Leonori (Foto: Carlo Lannutti / Imagoeconomica)

Ma Chiara Colosimo sostiene che le parti con cui si sarebbe creato imbarazzo al Partito Democratico sono state poi tagliate nella relazione finale, su decisione dell’Aula. Marta Leonori ribadisce «La relazione finale sulle audizioni è in linea “con il compito istituzionale che questa stessa Commissione si era data, superando ogni intento polemico o, peggio, inquisitorio”.

In pratica? La Commissione non aveva né il compito, né l’autorità, né i poteri per svolgere un lavoro investigativo che si sostituisse a quello della Magistratura. Aveva il compito di verificare se le procedure adottate da Mauro Buschini nel fare le assunzioni in Regione Lazio, attingendo anche dalla graduatoria eleborata ad Allumiere, fossero corrette o meno.

Il nostro contributo alle indagini

«Nella relazione votata – ribatte la capogruppo Dem in Regione Lazio – si è dato conto del lavoro svolto ed è stata chiesta la trasmissione, assieme ai verbali delle sedute, al presidente del Consiglio regionale Marco Vincenzi. Il lavoro svolto può essere un contributo, nei limiti delle nostre prerogative, da inviare a chi ha svolto le indagini».

Il sindaco Pasquini

«Il Consiglio regionale e i singoli consiglieri non devono e non possono sostituirsi al ruolo dei magistrati. Non è loro il compito svolgere indagini. Rimane una distorsione della politica e anche di un certo modo di fare comunicazione quando questo avviene.
Oggi il dato è che i magistrati hanno stabilito l’archiviazione. Gli asini non volano. E neanche i consiglieri regionali».

In pratica, per la Capogruppo c’è stata un’intesa attività mediatica con la quale tentare di esasperare una situazione che in realtà era ben più semplice; si è colpito mediaticamente il sindaco di Allumiere perché lavorava nell’Ufficio di Presidenza della Regione, cercando così di creare imbarazzo politico nella maggioranza. Ma alla fine, proprio lo stesso magistrato che ha condotto le indagini – conclude Marta Leonori – ha chiesto l’archiviazione per il sindaco. Ecco perché – per lei – non ci sono asini che volano né ad Allumiere né in Regione.