La riconta delle schede per il sindaco: nei seggi ‘somari’ sì, imbroglioni no

La riconta dei voti delle Comunali a Latina. Cosa è emerso fino ad ora. Errori di calcolo. Ma non brogli. Ora il prefetto riferirà al Tribunale. I numeri per ribaltare il risultato? Non ci sono

Lidano Grassucci

Direttore Responsabile di Fatto a Latina

Che i presidenti di seggio non sappiano far di conto, è evidente. Non sanno fare le somme e le sottrazioni, ma per questo debbono prendere 2 in aritmetica e la reprimenda delle maestre e dei maestri. Ma non certo sono degli imbroglioni.

Non vale nemmeno la battuta di Nino Manfredi sui carbonari: “so coglioni e vonno cospirà”. Qui non c’è proprio la cospirazione. Il Tar ha stabilito nelle settimane scorse di rincontare le schede di 33 sezioni su 116 del Comune di Latina dove si è votato per le elezioni del sindaco. Il riconteggio è in corso da alcuni giorni presso la Prefettura di Latina.

Damiano Coletta

Che emerge? Nel procedere alla riconta, oltre a “calcolo errato” si segnalano poche cose, non certo le 800 schede da passare dal fronte del sindaco Damiano Coletta al fronte del suo sfidante di centrodestra Vincenzo Zaccheo per ribaltare il voto.

Semplice, la crisi della nostra scuola primaria che fa venir meno anche la capacità di cospirare. Certo sarebbe una cospirazione di massa: tra presidenti di seggio, scrutatori rappresentanti di lista la cosa avrebbe comportato oltre 300 “congiurati” tutti bari e abbottonati. Il buon senso direbbe che la storia vede asini a go go, ma cospiranti manco un pò.

Quindi? Tutto rimarrà tal quale, qualche presidente andrà a ripetizione, qualche argomentazione politica verrà meno. Qualcuno invocherà la giustezza del ricorso in nome di sacri principi. Insomma una cosa all’Italiana dove ancora c’è chi vorrebbe far ricorso contro l’artiglieria italiana che aprì la breccia di Porta Pia imputandogli danni al patrimonio storico di Roma.

Qui le cose non finiscono mai e ogni cosa ha la sua congiura. Si perde tempo a contare, non si conta il tempo perso a non fare.

Perchè in democrazia contano i numeri. E proprio i grandi numeri della democrazia danno ai brogli la stessa possibilità che ha il tacchino di volare: lui pensa di poterlo fare ma il suo peso e la gravità sono di diverso avviso.