La ricreazione è finita. Ora Zingaretti mette gli alleati spalle al muro

La durissima presa di posizione di Goffredo Bettini evidenzia il pensiero del segretario nazionale del Pd. Tolleranza zero verso le “bizze” di Luigi Di Maio e Matteo Renzi, asse privilegiato con il premier Giuseppe Conte. E grande attenzione nei confronti delle Sardine.

Venerdì la direzione nazionale al Nazareno chiarirà ulteriormente la linea del Partito Democratico di Nicola Zingaretti. Ma il segretario ha le idee chiare. Anzi, è l’unico nella maggioranza giallorossa ad averle. E lo si capisce anche dalla strategia di comunicazione che adotta. Perché è evidente a tutti che quando parla Goffredo Bettini, allora vuol dire che da quelle parole non si torna indietro. Infatti non si tornerà indietro.

Nicola Zingaretti e Goffredo Bettini © Benvegnu’ Guaitoli / Imagoeconomica

C’è un asse tra i Democrat e il premier Giuseppe Conte. E c’è un’attenzione discreta ma vigilante del Pd nei confronti del movimento delle Sardine. Le opzioni sono tutte sul tavolo. A cominciare proprio dalle elezioni anticipate. Perché quando Bettini sottolinea che non si può restare appesi tra Luigi Di Maio e Matteo Renzi, esterna il sentimento politico di Nicola Zingaretti.

Il quale continua a manifestare la massima lealtà, ma al tempo stesso ha perso le speranze sul fatto che i Cinque Stelle possano adottare una linea unitaria e soprattutto stabile politicamente.

Luigi Di Maio ha detto genericamente che il Governo deve andare avanti fino al 2023, ma non ha spiegato come e soprattutto con quale tipo di atteggiamento. Perché finora proprio Di Maio ha fatto “ballare” Giuseppe Conte. A cominciare dal Mes. Rispolverando l’antica alleanza con Alessandro Di Battista e ignorando le indicazioni di Beppe Grillo.

I Cinque Stelle temono le elezioni anticipate, ma ora c’è la linea tracciata da Bettini: “Dopo questo Governo c’è solo il voto”.

Goffredo Bettini © Imagoeconomica, Paolo Cerroni

Poi c’è Matteo Renzi, che davvero sta cambiando opinione su tutto: dal sistema elettorale al voto anticipato. In realtà Renzi si aspettava di più dai sondaggi.

Nicola Zingaretti ha deciso però che la ricreazione è finita e agli alleati lo ha fatto capire bene. Lo farà ancora meglio a gennaio. Una cosa è certa: non tirerà a campare.

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