La ripresa è tutta da costruire: parola di Cisl

Il segretario generale della Cisl di Frosinone punta alla territorialità. I problemi sono quelli locali: Valle del Sacco, Alta Velocità, ex Permaflex, sanità, scuola e occupazione. Nessuno aspetti di farsi dettare la linea dall'alto. Perché in provincia passare da lagna a strategia è sempre stato un problema.

Piero Cima-Sognai

Ne elegantia abutere

Un territorio che ha bisogno di meno intenti e più progetti. E di direttrici precise su cui incanalarli. Per risolvere i problemi territoriali di sempre. Da lì parte Enrico Capuano, segretario generale della Cisl di Frosinone. Per il quale la mission ora non passa per la mistica dell’autunno caldo, ma per la fredda programmazione di cosa fare per non renderlo tale. E gli step sono evidenti: «Valle del Sacco, rilancio economico, sanità e scuola».

Per Cisl la ripresa nasce dal basso

Enrico Capuano

La ricetta per ripartire è in quattro step secchi, senza fronzoli, ma con la capacità di stare sul pezzo. E Capuano la butta subito sul pratico. «C’è bisogno di risposte e di progetti sul territorio. Ma anche di condivisione e coinvolgimento. Il problema non è continuare a ripetere che l’autunno sarà “caldo”, il punto vero è che bisognerà affrontare i diversi temi sul tavolo avendo strategie e proposte. Ma in provincia di Frosinone questo “passaggio” è sempre complicato».

In tema di economia Capuano sa che aspettare l’input dall’alto sarebbe il più grossolano degli errori. Perché ogni ripresa vera nasce dal basso e solo a metà strada si incontra con la sua omologa nazionale.

«Sono tanti i temi, nazionali e locali, da affrontare. Primo fra tutti la ripresa economica. Non può bastare attendere i provvedimenti nazionali, è importante invece disegnare un’idea di sviluppo sul territorio».

Il problema è avere gli interlocutori con cui confrontarsi. Più volte abbiamo sollecitato confronti e un’azione comune, ma non abbiamo ricevuto risposte. Eppure le forze sociali, unitamente alle associazioni di categoria, alla politica e alle istituzioni, non possono limitarsi ad alzare la mano».

Valle del Sacco, Tav ed ex Permaflex

Frecciarossa
Il treno Frecciarossa Etr1000 Foto © Albert Koch / Flickr

E tanto per restare sul tema la provincia di Frosinone il suo nodo da sciogliere ce lo ha da tempo. «La riqualificazione della Valle del Sacco rimane il tema principale. Senza delle linee guida chiare e rapide non si potrà progettare alcuna ripresa. Dai provvedimenti di Governo possono arrivare delle indicazioni, ma deve essere il territorio a declinarle a livello locale. Dalla perimetrazione del Sin a tutto il resto».

Il Segretario della Cisl Capuano vede i nodi territoriali da sciogliere e li punta, uno ad uno. «Il primo è quello della fermata dell’Alta Velocità. Verrà realizzata anche la stazione? E in che tempi? Si tratta di un elemento enorme sul piano dei collegamenti di questa provincia». (Leggi qui La Tav per andare in Europa: fermate a Frosinone e Cassino. Stazione a Ferentino).

«Il secondo tema è quello della riqualificazione dell’ex Permaflex. E’ arrivato il momento di vedere il progetto e capire quali ricadute occupazionali potranno esserci. Ma anche quali effetti sul piccolo e medio commercio del capoluogo». (Leggi qui Rivoluzione Permaflex: una cittadella del commercio e 4 rotatorie sulla Monti Lepini).

Se il fine è il territorio, il mezzo però è il lavoro, e le garanzie che ad esso danno dignità e input produttivo. «Dal punto di vista occupazionale, inutile aggiungere che attendiamo risposte chiare. Su cosa? Sulla mobilità in deroga e sulle misure a sostegno dei molti lavoratori e delle tante aziende (micro, piccole, medie e grandi) in difficoltà».

Il fronte Sanità

Una sanità efficiente non è mai una sanità in emergenza

Se c’è una cosa che Covid poi ha amaramente insegnato, è che se ci sono guerre da combattere, la Sanità non puo’ permettersi ranghi ridotti, né mistiche da trincea.

L’emergenza è la prima risposta, una serena efficienza è la risposta definitiva.

«L’emergenza di questi giorni ricorda a tutti che esiste anche un problema di “organico” della Asl. Medici, infermieri e operatori sanitari della provincia di Frosinone sono in trincea da mesi. Stanno andando oltre gli orari e le competenze, ma non può esserci sempre un’eterna emergenza. Anche qui auspichiamo confronto e risposte».

E quando è che un territorio è sano? Capuano non ha dubbi. Quando forma i giovani nelle aule. «Infine, la scuola. La Cisl è consapevole dei tanti problemi da affrontare anche in Ciociaria. La sicurezza di studenti e docenti, il nodo del personale, gli interventi sugli edifici. La scuola è il simbolo del nostro Paese. Non si può fallire. Siamo a disposizione per dare il nostro contributo alla risoluzione dei problemi. Ma pure in questo caso il coinvolgimento e la condivisione restano imprescindibili».

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