La riunione a Frosinone che doveva restare segreta

Foto: copyright Giornalisti Indipendenti per Ciociaria Oggi

I voti di Gagliardi e le strategie di Piacentini con i due Tagliaferri. la riunione che a Frosinone doveva restare segreta. Sullo sfondo le Regionali e le Politiche di domenica scorsa. All'orizzonte la scelta del prossimo candidato sindaco.

Adriano Piacentini è impegnato su due fronti. Quello più importante riguarda Forza Italia, Partito del quale è sia commissario che coordinatore provinciale. Plenipotenziario quindi, su decisione diretta di Claudio Fazzone, senatore e coordinatore regionale.

L’altro fronte riguarda Frosinone e precisamente la lenta ma dettagliata preparazione di quello che sarà il dopo Ottaviani.

Fra quattro anni se si arriverà a scadenza naturale. Tra poco più di un anno se il sindaco dovesse essere candidato alle elezioni europee del 2019.

La candidatura alle regionali nella lista di Forza Italia di Carlo Gagliardi, consigliere di Cuori Italiani, era stata letta da molti esponenti della maggioranza come una prova generale per poi puntare alla candidatura a sindaco. Gagliardi è l’esponente di punta del gruppo che fa riferimento a Carmine Tucci, in stretto e diretto contatto con Gaetano QuagliarielloAndrea Augello. Nel capoluogo Gagliardi ha ottenuto un migliaio di preferenze. Non poche. Ma secondo alcuni big della maggioranza non tali da poter bastare per una candidatura a sindaco.

Il ragionamento che è stato fatto in una riunione che doveva rimanere segreta è il seguente: alle comunali Adriano Piacentini è stato il più votato con 604 preferenze. Ma c’erano 700 candidati in corsa in città, un numero enormemente più alto rispetto alle Regionali. Sempre alle Regionali, è stato aggiunto nel corso della riunione, sia Norberto Venturi (Pd) che Massimo Calicchia (Psi) hanno ottenuto circa 800 voti.

Non solo: è stato anche fatto notare che alle Comunali, sempre con 700 candidati in campo, l’assessore Massimiliano Tagliaferri (Lista Ottaviani) ha avuto 473 voti. Mentre Fabio Tagliaferri (Polo Civico), vicesindaco e assessore, 528 consensi.

Messaggio subliminale fin troppo chiaro. Considerando l’impostazione politica di Ottaviani e le strategie di Piacentini, per la scelta dei candidati sindaco, soprattutto nelle città più grandi, si faranno le primarie di coalizione. Se i ragionamenti di questi ultimi giorni dovessero trovare poi una sintesi sul piano politico, allora Adriano Piacentini, Fabio Tagliaferri e Massimiliano Tagliaferri potrebbero trovarsi dalla stessa parte. Convergendo su uno dei tre. Ipotecando in questo modo la candidatura a sindaco del dopo Ottaviani.