La rivincita dei Fratelli a Sora e la Regione contesa fra Maura e Caligiore

Sora e Ceccano chiamano Bruxelles passando per Roma. L’ingresso di Altobelli in Fratelli d’Italia per rimanere all’opposizione ma, anche, la rivendicazione della candidatura alla Regione da parte del sindaco di Ceccano, l’assenza di Lecce che, in caso di vittoria al Tar per il riconteggio delle schede elettorali potrebbe passare in maggioranza e l’attacco del senatore Ruspandini al sindaco di Sora reo, a suo dire, di aver “consegnato al Pd una città di centrodestra”. Ecco come vanno letti gli ultimi eventi.

Maurizio Patrizi

Rem tene, verba sequentur

Il passaggio in Fratelli d’Italia lo aveva annunciato la settimana scorsa a Roma. Poi l’avvocato Federico Altobelli ha voluto ribadirlo anche nella sua città: dove in autunno è stato il candidato sindaco del centrodestra. Lo ha fatto nella sala Simoncelli della Biblioteca comunale di Sora. C’era tutto lo Stato Maggiore del Partito. (leggi qui Altobelli riporta i Fratelli d’Italia in aula consiliare).

In trincea, al fianco di Altobelli a confermare la fermezza della linea adottata c’erano il senatore Massimo Ruspandini, l’ex consigliere comunale Massimiliano Bruni, l’attuale coordinatore Massimiliano Contucci e il consigliere provinciale ed aspirante candidato al Consiglio regionale Daniele Maura.  Inequivocabile il concetto dominante: il partito a Sora è e resterà all’opposizione.

RETROSCENA CALIGIORE

Federico Altobelli, Nicola Procaccini, Roberto Caligiore

In tema di elezioni Regionali emerge un retroscena. Le rimostranze del sindaco di Ceccano, Roberto Caligiore, portate direttamente sul tavolo dell’eurodeputato Nicola Procaccini. Lo ha fatto in via della Scrofa a Roma, sede nazionale del Partito: in occasione della presentazione dei due anni e mezzo di attività svolta da Procaccini a Bruxelles.

Le indiscrezioni parlano d’un sindaco di Ceccano alquanto risentito per l’intenzione del senatore e coordinatore provinciale Massimo Ruspandini: ossia candidare alle prossime Regionali Daniele Maura e non il primo cittadino fabraterno che, dal canto suo, non ha mai nascosto il desiderio di correre per uno scranno alla Pisana.

Un desiderio non assecondato da Ruspandini. Il cui nein sarebbe ufficialmente motivato dal fatto che “poi si dovrebbe votare anticipatamente anche a Ceccano”. Qualora il primo cittadino venisse eletto ovviamente. “Sarebbe più giusto dare la candidatura a un sindaco e non a un consigliere di un piccolo paese (Giuliano Di Roma – n.d.r.) e, oltretutto, già consigliere Provinciale da due mandatiil ragionamento di Caligiore che lo stesso Nicola Procaccini avrebbe trovato condivisibile.

TRA COLOR CHE SONO SOSPESI

Antonio Lecce (Foto: IchnusaPapers)

Una lettura a sé merita invece la posizione di Antonio Lecce. Per soli cinque voti Fratelli d’Italia ha perso il seggio in Consiglio comunale a Sora a vantaggio della lista dell’Udc. E Lecce, che è il più votato della lista, ha presentato ricorso al Tar ottenendo il riconteggio delle schede (leggi qui Quelle schede elettorali contese che logoreranno il Centrodestra).

Ma cosa c’entra questo con la sua assenza alla conferenza stampa? È presto detto. Le probabilità che possa vincere il ricorso sono molto alte. E nel caso centrasse l’elezione Lecce vorrebbe avere le mani libere. Eventualmente anche di passare in maggioranza con Luca Di Stefano. La posizione intransigente di Fdi nell’Aula di certo non lo aiuta.

Perché Lecce non c’era a Roma? Esistono un motivo vero ed uno ufficiale. La versione ufficiale: Lecce si sarebbe risentito per il suo mancato coinvolgimento, da parte di Bruni, nell’operazione che ha condotto Altobelli nel Partito. Dall’altra parte la lettura è diversa: Lecce è stato coinvolto ma non si è interessato. L’ex presidente del Consiglio comunale per ora resta in Fratelli d’Italia. Poi, all’esito del ricorso, deciderà cosa fare in ambito amministrativo. Più chiaro di così…         

IL CAPO DELLA LEGA LOMBARDA

L’intervento di Bruni

Pesante invece l’analisi dopo le Comunali di ottobre che hanno visto vincere Luca Di Stefano. Davanti ai microfoni e ai taccuini dei giornalisti non sono mancate allusioni a traditori definiti esplicitamente “cavalli di Troia” da cui guardarsi. “Dopo il voto qualcuno ha inquinato i pozzi. Gli elettori ci hanno messo all’opposizione e non partecipiamo al mercato delle vacche” ha detto chiaramente Daniele Maura.

Il messaggio più pesante è arrivato invece dal senatore Massimo Ruspandini. Che ha detto letteralmente: “Il sindaco di Sora era il capogruppo della Lega Lombarda. Ora ha fatto eleggere un consigliere provinciale del Pd. Ha consegnato al Pd una città di centrodestra”. E ancora: “Bruni (Massimiliano -n.d.c.) ha pagato per tutti. Era il male assoluto della politica sorana ma ha riempito le liste di tutti”.

Poi ha rimarcato la coerenza del Partito sia a livello nazionale si a livello locale citando Sora come l’unico caso della provincia dove un accordo di centrodestra è stato ostacolato. 

LA SCELTA DI CAMPO

Un’analisi quella del leader di fatto di Fratelli d’Italia a Sora, Massimiliano Bruni, che torna a ribadire la sua missione: far crescere il partito e tenere insieme la coalizione di centrodestra.

Massimiliano Bruni
La scelta di Federico Altobelli dimostra che Fratelli d’Italia è politicamente attrattiva anche se non sta al governo. Come spiega questo fenomeno?

Si spiega benissimo in una sola parola: coerenza. Per noi la parola data è sacrosanta. Sono altri che hanno infangato questo semplice concetto. Ho detto semplice ma faticoso, per gli altri. Onorare gli impegni con gli elettori implica sacrifici e rinunce. Federico è stato un punto di sintesi di quel che fu il centrodestra ormai dilaniato. Oggi Altobelli per noi rappresenta un punto di riferimento. Ci rendiamo sin da subito disponibili a ragionare con chiunque voglia lavorare per la nostra città chiarendo che il nostro ruolo è quello del controllo e delle verifiche rispetto all’operato di questa maggioranza sempre più di sinistra”.

Le scorse elezioni comunali di Sora hanno messo in evidenza uno ‘scollamento’ nella coalizione, al quale ha fatto seguito un cambiamento degli orizzonti politici del centrodestra: la Lega parla di future collaborazioni con il centro, Forza Italia si è alleata con il centrosinistra alle provinciali di Viterbo e Latina; rileggendo le elezioni di Sora con il senno del poi individua qualche stranezza? 

La domanda andrebbe fatta alla Lega e a Forza Italia. Anche in questo caso abbiamo dimostrato una coerenza. Nessuno mai potrà darci lezione di etica e morale. Abbiamo sempre lavorato per l’unità del centrodestra, sostenendo con nostri candidati anche gli altri Partiti. Però, purtroppo, lo spirito collaborativo subito dopo le elezioni non è stato riconosciuto”.

Il Tar potrebbe assegnarvi un seggio: da zero a due consiglieri, ma allora avete vinto anche voi?

Assolutamente no. Abbiamo perso le elezioni, pertanto siamo rispettosi della volontà popolare. Siamo fiduciosi per il ricorso proposto al Tar. Vedere l’amico Antonio Lecce rientrare in Consiglio comunale sarebbe per me motivo di soddisfazione personale, avendo curato con enormi sacrifici la composizione della lista. Ritengo che con Antonio l’opposizione si arricchirebbe oltremodo con una persona altamente preparata e competente che possa ancora di più vigilare sulle attività di questa maggioranza. E contestualmente, lavorare per creare nel prossimo futuro una alternativa valida”.

I MOTIVI DI FEDERICO

Federico Altobelli

L’obiettivo è quello di rappresentare tutti i cittadini che non si rivedono in questa maggioranza multicolor e di esercitare quel controllo che è prerogativa fondamentale dell’opposizione, anche e soprattutto sull’attività della Giunta come ha ammonito la segretaria comunale nel suo intervento di saluto lo scorso consiglio che mi hanno molto colpito” ha detto Altobelli. (Leggi qui Quella lettera della Segretaria ed i sospetti della minoranza).

Lei aveva creato un gruppo consiliare con l’ambizione di riunire il centrodestra. Dopo questa scelta di campo netta pensa di avere ancora la possibilità di potersi affermare come leader del centrodestra per una eventuale futura ricandidatura?

Sì, il mio obiettivo era quello di cercare di mantenere massima la rappresentatività di tutti coloro che mi avevano sostenuto alle elezioni. Purtroppo, già dai primissimi giorni successivi al ballottaggio lo sganciamento della componente della Lega e alcune turbolenze in seno alla mia lista mi ha chiarito che la cosa non era possibile. Poi quanto accaduto a livello nazionale ha dato la mazzata finale a questa possibilità. Adesso alternativo al centrosinistra è solo Fratelli d’Italia”.

Alcuni sostengono che Forza Italia aveva già organizzato una conferenza stampa con la presenza del senatore Claudio Fazzone per annunciare l’adesione a Forza Italia del consigliere comunale Federico Altobelli e che l’appuntamento fosse slittato soltanto per il protrarsi delle operazioni di voto per l’elezione del presidente della Repubblica. Quanto c’è di vero?

Con il collega Salvatore Meglio avevo fissato un incontro con il senatore Fazzone prima delle elezioni del Presidente della Repubblica. Poi come le ho detto si sono chiarite le posizioni dei vari Partiti. Ciò ha orientato la mia scelta”.