Lo storico circolo ha lanciato l’inedito “Campionato Nove Buche” dove i giocatori possono partecipare ad armi pari a prescindere dall’handicap ed ambire così alla vittoria. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di promuovere la disciplina, sfatando il luogo comune del gioco d’élite. Un’iniziativa ancor più importante nell’anno della “Ryder Cup” e della nuova gestione del club
“Non conta bravura o esperienza e neppure il sesso o l’età… basta solo mettersi in gioco”. Uno slogan sicuramente singolare per un torneo di golf ma indovinato perché fotografa lo spirito di una rassegna che punta sull’inclusività cercando di sfatare il luogo comune dell’esclusività della disciplina. Insomma nel “Campionato Nove Buche 2023”, scattato nello scorso week-end sul green dello storico Golf Club Fiuggi 1928, possono giocare tutti e soprattutto ad armi pari a prescindere dall’handicap assegnato ai giocatori dalla Federgolf.
Un’iniziativa importante e singolare nata per promuovere ancor di più il golf nell’anno della “Ryder Cup”, ospitata per la prima volta in Italia, e del progetto di rilancio del circolo garantito dalla nuova gestione che fa capo ad una cordata di imprenditori.
La “controriforma” fiuggina
Il Golf Club Fiuggi 1928, tra i più antichi d’Italia, ha voluto rompere gli schemi con il suo primo “Campionato Nove Buche 2023”, in cui anche i giocatori con più di 36 colpi di handicap possono competere ad armi pari con i più bravi e ambire al titolo di campione. Prova ne è la classifica della prima tappa disputata nei giorni scorsi (visibile sul sito www.novebuche.it), in cui nelle prime posizioni la fanno da “padroni” i cosiddetti neofiti.
Una sorta di “controriforma” dunque. La Federazione Italiana Golf attribuisce ai neofiti 54 colpi di handicap, ma nella maggior parte delle gare di circolo ne possono giocare solamente 36: precisamente 1/3 in meno. Il che vuol dire che chi si cimenta per la prima volta con questo sport spesso di non può competere ad armi pari con tutti gli altri giocatori. Ciò probabilmente accade in quanto gli organizzatori dei tornei preferiscono favorire la velocità di gioco, garantita dai più esperti (con meno colpi da poter giocare), a discapito degli ultimi arrivati (inevitabilmente più lenti).
Del resto il Golf Club Fiuggi 1928 è stato il primo in Italia ad abbracciare la filosofia di campo pubblico e accessibile a tutti. Una filosofia che oggi trova nuova linfa dopo che il Comune di Fiuggi ha concesso per 30 anni la gestione dell’impianto sportivo ad un importante gruppo d’imprenditori.
Uno spot per il golf
Il “Campionato Nove Buche” nasce con scopi promozionali nell’anno della “Ryder Cup” e della nuova gestione del circolo. Il messaggio è quello dell’inclusività a dispetto del clichet che vuole il golf come uno sport d’élite. Infatti il golf ha origini umili: è nato in Scozia nel 1457(in pieno Medioevo) e veniva praticato come passatempo dai pastori. Giocare a golf poi non ha costi eccessivi come in tanti pensano.
Molti circoli offrono pacchetti di lezioni a prezzi inferiori ai 100 euro. Inoltre con il tesseramento libero offerto dalla Federgolf si può cominciare anche senza dover pagare la quota a un circolo. Sul campo l’abbigliamento è simile a quello del tennis: basta un pantalone, una polo e scarpe da ginnastica. Infine l’attrezzatura per una sacca da golf completa costa circa 100 euro e non occorre acquistarla subito in quanto ogni circolo dispone di set di prova.
Di sicuro il golf è uno sport molto seguito e bello. Il motivo non è solamente perché lo si può giocare sempre dai 6 ai 100 anni di età. Quel che rende speciale questo gioco è che si parte tutti alla pari dalla prima fino all’ultima buca. Il come è semplice da spiegare: ogni giocatore ha un certo numero di colpi in più rispetto agli altri (il cosiddetto handicap), di modo da mettere tutti sullo stesso piano.
Nove tappe, le finali a dicembre
Il “Campionato Nove Buche” proseguirà sabato 25 marzo con la seconda tappa. Gli altri appuntamenti sono fissati ad aprile (8), ottobre (28), novembre (2-12-16-25) e dicembre (9, 16 e 17) quando sono in programma le finali. Alla prima gara hanno partecipato 50 giocatori che si sono dati battaglia sulle secondo 9 buche del green.
Una risposta importante a dimostrazione della validità della formula ideata dagli organizzatori. E’ la conferma anche della diffusione del golf a Fiuggi ed in Ciociaria. Oltre al circolo della cittadina termale, in provincia ci sono campi a Frosinone e Cassino e operano alcune associazioni.
“Non conta bravura o esperienza e neppure il sesso o l’età… basta solo mettersi in gioco”.
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