Nell’ultimo anno solo Forza Italia lo ha celebrato, ma i vincitori sono andati con Cambiamo. La vocazione leaderistica di Lega, Fratelli d’Italia e Movimento Cinque Stelle. Il Pd dovrebbe celebrare l’appuntamento e il nome in pole è quello di Luca Fantini. Ma in questa fase il quadro nazionale è prevalente.
L’unico partito ad aver celebrato il congresso provinciale in Ciociaria nell’ultimo anno è stato Forza Italia. Con il risultato, paradossale, che i vincitori di quell’appuntamento sono tutti passati a Cambiamo di Giovanni Toti: l’ex coordinatore Tommaso Ciccone, il consigliere regionale Pasquale Ciacciarelli, Mario Abbruzzese, Danilo Magliocchetti. Mentre ora ai vertici locali degli “azzurri” c’’è chi a quel congresso o non ha proprio partecipato (Gianluca Quadrini) o in ogni caso ne è rimasto lontano (Adriano Piacentini, Daniele Natalia, Rossella Chiusaroli).
Nella Lega non c’è bisogno di congressi, dal momento che il coordinatore regionale Francesco Zicchieri e quello provinciale Francesca Gerardi hanno le idee chiarissime e stanno portando avanti uno schema di radicamento Comune per Comune.
Fratelli d’Italia in Ciociaria è il senatore Massimo Ruspandini: lo schema gerarchico è chiaro, rodato e costruito sui fedelissimi.
Cambiamo è appena nato, ma comunque i nomi sono quelli prima elencati.
Nel Movimento Cinque Stelle i congressi non sono previsti, anche se i consiglieri comunali di Frosinone, Christian Bellincampi e Marco Mastronardi, da tempo chiedono organizzazione e radicamento sul territorio. Senza ottenere alcun tipo di risposta.
Resta il Partito Democratico, che il congresso deve celebrarlo. Il nome del possibile segretario è quello di Luca Fantini, fedelissimo di Nicola Zingaretti e Mauro Buschini, gradito a De Angelis. Il quale Francesco De Angelis sta cercando una mediazione con Antonio Pompeo per convincere il presidente della Provincia a restare nel Partito.
In ogni caso, il quadro è questo. I congressi dei Partiti sono diventati reperti di archeologia.