La sconfitta è l’eccezione, la vittoria è la regola: Frosinone non sbaglia due volte

La capolista ha ripreso subito la marcia trionfale verso la Serie A, confermando di avere una regolarità straordinaria. Il successo sulla Spal ha regalato l’allungo sul Genoa ma anche nuovi record che avvalorano il primato. Dal turnover ai cambi: le scelte di Grosso ancora una volta vincenti

Alessandro Salines

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Il successo dell’altra sera a Ferrara ha certificato che la sconfitta col Parma è stata la classica eccezione che conferma la regola. Una regola chiara: il padrone del campionato è solo il Frosinone grazie ad una continuità straordinaria. Ed infatti è l’unica formazione del campionato che non ha mai perso 2 partite di fila e non è rimasta senza vittoria per più di 2 turni. Una continuità che fa rima con concretezza, determinazione, spirito di squadra e capacità di superare le difficoltà. Ma fa rima soprattutto con Serie A sempre più vicina. Forse distante 5 vittorie quando mancano 11 turni alla fine.  

“Abbiamo disputato una partita di personalità e carattere – ha confermato il tecnico Fabio Grosso Siamo stati bravi a colpire l’avversario al momento giusto. I risultati condizionano sempre i giudizi ma venivamo da una partita molto strana e dobbiamo essere analizzare le gare con la giusta attenzione. Quando ci presentiamo con l’energia giusta siamo in grado di fare grandi partite”.

Numeri straordinari

Il tecnico Fabio Grosso

La gara contro la Spal ha regalato nuovi record che avvicinano sempre di più al traguardo. Il Frosinone ad esempio è diventata la terza squadra della storia con oltre 10 punti (+11 dal Genoa) di vantaggio sulla seconda dopo 27 giornate di Serie B. Le altre 2 sono state il Piacenza 1994-95 (+11 sull’Udinese) ed il Benevento 2019-20 (+19 sul Frosinone). Insomma i giallazzurri hanno allungato sui liguri (0-0 col Cagliari) ed hanno mantenuto 12 punti di margine sul Bari (1-0 al Venezia). La capolista inoltre resta sempre a +14 sulla quarta (Sudtirol, colpaccio a Benevento), ricordando che i playoff si disputano soltanto se tra la terza e la quarta ci sono meno di 15 punti. E quindi siamo al limite. Distanze che ad oggi sembrano incolmabili.

Il portiere Turati è stato decisivo a Ferrara ed ha collezionato il 15° clean sheet della stagione

I 2 gol alla Spal hanno poi consegnato a Grosso lo scettro del miglior attacco con 45 gol, 1 in più del Bari. Mentre la difesa continua ad essere la meno battuta (19 reti al passivo) e colleziona il quindicesimo clean sheet di Turati (il 55,7 per cento delle gare). Dulcis in fundo un altro dato emblematico: grazie al successo al “Mazza” il Frosinone è diventata la squadra con più punti conquistati in trasferta (26) ed il maggior numero (8) di vittorie. Pareggiando così il primato già detenuto per le partite in casa (32 punti con 10 successi).

L’estetica ed i risultati

Positivo il rientro dal 1′ di Ben Kone

Al “Mazza” il Frosinone è stato essenziale più che bello. Una prova di maturità se ce ne fosse bisogno per una squadra che domina il campionato da mesi. Il passo falso col Parma così è stato subito derubricato ad incidente di percorso e qualche critica rispedita al mittente. A Ferrara è sceso in campo un Frosinone molto determinato e concentrato sull’obiettivo.

La capolista ha saputo leggere alla perfezione i momenti di una partita complicata lasciando anche il pallino del gioco (58% possesso palla della Spal) agli avversari per poi colpirli sui ribaltamenti di fronte. Il Frosinone dunque si è calato bene in un contesto nel quale occorreva badare al sodo, rinfoderare il fioretto ed impugnare la sciabola. Uno scenario che non dovrebbe cambiare tenendo presente che in questa fase del campionato i punti valgono doppio e nessuna formazione può permettersi di perdere. Domenica col Venezia allo “Stirpe” sarà un’altra partita scorbutica da leggere e giocare con grinta, intelligenza ed attenzione.      

Tutti sul pezzo

L’attaccante Caso è entrato nella ripresa ed ha chiuso la sfida

La trasferta di Ferrara ha dimostrato come la rosa giallazzurra sia sempre più coinvolta e pronta all’azione. Grosso si è affidato al turnover, cambiando ben 6 elementi. La risposta è stata a dir poco positiva: gli elementi utilizzati hanno fornito il loro contributo con qualità e senza risparmiarsi. Le assenze (Boloca, Cotali, Lulic e Szyminski) non si sono fatte sentire.

Ed anche i giocatori chiamati in corso d’opera sono stati fondamentali come Caso che ha chiuso la partita con un gol-capolavoro. Ha esordito Gelli che tornerà utile nelle prossime partite considerando le assenze a centrocampo (out Lulic, Mazzitelli da valutare dopo l’infortunio di mercoledì).  

La sconfitta è l’eccezione, la vittoria è la regola.