La settimana che ha ribadito chi comanda nei partiti in Ciociaria

La potenza di Claudio Durigon nella Lega, il pugno di ferro di Claudio Fazzone in Forza Italia, il “cannibalismo” di Massimo Ruspandini in Fratelli d’Italia. Nel Movimento Cinque Stelle riemergono Luca Frusone ed Enrica Segneri. Nel Pd nessun dubbio: non c’è altro Capo al di fuori di Francesco De Angelis.

Poche settimane come quella appena trascorsa hanno reso l’idea di chi davvero ha la leadership dei partiti in provincia di Frosinone. In Forza Italia non c’erano dubbi, ma è chiaro che il senatore e coordinatore regionale Claudio Fazzone ha fatto capire benissimo a tutti che non ci sono spazi politici per chi si mette fuori dalla linea da lui stesso tracciata.

Non solo: pur non muovendo un dito ha legittimato ulteriormente i suoi fedelissimi. Tra loro, il sindaco di Anagni Daniele Natalia ormai ha una dimensione da candidatura alle regionali.

I messaggi dei Fratelli e di Claudio

Massimo Ruspandini

Guidando la delegazione di Fratelli d’Italia in visita al Consorzio Asi, il senatore Massimo Ruspandini ha mandato diversi messaggi. Il primo alla Lega: anche Fratelli d’Italia sa trovare sponde trasversali. Il secondo a tutti quelli che sono interessati, a vario titolo, alle elezioni comunali di Frosinone: sulla candidatura a sindaco Fratelli d’Italia può muoversi in maniera libera e immarcabile. Non farà quello che dice Ottaviani. Il terzo è interno, ai suoi: è soltanto il commissario provinciale Massimo Ruspandini a decidere chi fa parte delle delegazioni . E soprattutto chi si candida dove.

Nella Lega quanto accaduto in settimana con il caso Quadrini dimostra che ci sono margini di autonomia nei territori. Infatti, l’onorevole Francesca Gerardi era pronta a sostenere l’ingresso di Gianluca Quadrini sul Carroccio, nonostante le palesi perplessità evidenziate dal coordinatore provinciale Nicola Ottaviani e dal responsabile Organizzazione Pasquale Ciacciarelli. (Leggi qui Quelli che non hanno capito chi comanda nella Lega).

L’imbarazzo per la contemporanea uscita della notizia sul coinvolgimento di Quadrini in un’indagine e l’invito alla conferenza per annunciare il suo ingresso nella Lega è stato risolto dal coordinatore regionale e sottosegretario al Mef Claudio Durigon: vestendosi d’autorità ed ordinando a tutti il ritorno nei ranghi, favorevoli e contrari. E addio, per ora, ad annunci ed adesioni.

Il fronte sinistro

Luca Frusone (Foto: Imagoeconomica / Daniele Scudieri)

Nel Movimento Cinque Stelle lo scontro frontale tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo ha favorito… Luigi Di Maio. E di conseguenza i fedelissimi del ministro degli Esteri: tra i quali ci sono i deputati Luca Frusone ed Enrica Segneri. Naturalmente la sottosegretaria alla transizione ecologica Ilaria Fontana, fedelissima di Crimi, mantiene un ruolo fondamentale.

Il tutto però va ponderato sempre con le particolari dinamiche del Movimento 5 Stelle. Che non ha un’organizzazione territoriale e nei fatti non intende averla: ovunque si sia tentato di realizzare un reale raccordo tra i meetup ed il livello dei rappresentanti parlamentari si sono innescate feroci discussioni e divisioni, analoghe a quelle che animano il dibattito politico di tutti i Partiti tradizionali. Anche in provincia di Frosinone. Dove la base ha rimproverato in maniera aspra gli eletti per il totale scollamento.

In queste condizioni, non occorre uno che comandi sui territori.

Nel Pd neppure a dirlo. L’unico che continua a raccogliere successi politici e gestionali su ogni fronte è Francesco De Angelis. Al Consorzio Asi le delegazioni di Lega e Fratelli d’Italia gli hanno reso omaggio. Lui adesso è concentrato sul Comune di Frosinone. Vuole vincere con Mauro Vicano sindaco. Sempre in questa settimana “squilli” importanti di Mauro Buschini e Sara Battisti.

Tutto il resto… non pervenuto.