La Sindrome di Stoccolma

Il senatore Claudio Fazzone, coordinatore regionale di Forza Italia, alle elezioni europee diede indicazione ai leader ciociari di Forza Italia di sostenere Armando Cusani. E tutti si adeguarono, lasciando solo Silvio Ferraguti, candidato del territorio. Tutti: da Mario Abbruzzese ad Antonello Iannarilli, da Danilo Magliocchetti ad Alessia Savo, da Pasquale Ciacciarelli a Gianluca Quadrini.

E’ da questo “ricordo” che bisogna partire per non farsi troppe illusioni. Fazzone non verrà a premiare questo piuttosto che quell’altro: cercherà di recuperare Alessia Savo indubbiamente, ma l’obiettivo è chiaro e riguarda le prossime candidature alla Camera. Il senatore Fazzone gioca per sé, una Forza Italia divisa in provincia di Frosinone farebbe al caso suo. Poi c’è un altro aspetto: Fazzone non ha dimenticato l’accoglienza “fredda” alla convention di Fiuggi, quando sembrava che Antonio Tajani fosse ad un passo dalla nomina di coordinatore nazionale. Quando qualcuno parlava della possibilità che Mario Abbruzzese potesse in futuro prendere il posto proprio di Fazzone. Forza Italia è lacerata in Ciociaria e quindi il rischio che la sindrome di Stoccolma (quando la vittima si innamora del proprio carceriere) attecchisca è alto.

Si tratta di un’epidemia in provincia di Frosinone. Nella lista Noi con Salvini (la Lega) nessuno sembra rendersi conto che Umberto Fusco, il coordinatore regionale e commissario per le province del Lazio, ha un occhio di riguardo per Viterbo. Il fatto che in Ciociaria non si costituiranno gruppi consiliari prima di giugno rischia di tagliare le gambe a quanti sono disposti a mettere impegno ed entusiasmo nel progetto Lega.

In Fratelli d’Italia Antonio Salvati, invece di guardare al territorio, si è “blindato” con Fabio Rampelli. Ma Massimo Ruspandini e Daniele Maura non lanciano alcune segnale forte: la sindrome di Stoccolma ha colpito anche loro?

Discorso differente per il Pd, dove Mauro Buschini si appresta ad essere nominato assessore con una superdelega: Ambiente, Rifiuti, Viabilità, Infrastrutture. Ma il rischio che possano essergli alla fine attribuite competenze meno importanti per i soliti giochi romani c’è. Dunque Buschini vigili: il territorio ha già pagato un prezzo politico alto con il commissariamento della Sanità.

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