La sinistra di Marta e la contrarietà di Luca

Marta Bonafoni ad Anagni per sostenere Luca Santovincenzo. La fermezza di Luca Fantini. Ed il 'caso' degli espulsi al di fuori delle forme previste dallo Statuto

Paolo Carnevale

La stampa serve chi è governato, non chi governa

Un appuntamento breve ed intenso per parlare di impegno, di nuova visione della città, della possibilità di scommettere su un futuro per i giovani e le nuove generazioni. L’appuntamento è quello che si è tenuto lunedì ad Anagni nella sede di LiberAnagni, la coalizione del candidato Luca Santovincenzo. L’esponente della coalizione civica, ma con una forte impronta sinistra dimostrata anche dalla presenza del Partito Democratico, ha infatti partecipato ad un incontro che ha visto la presenza di Marta Bonafoni, consigliere regionale e coordinatrice della segreteria nazionale del Partito Democratico.

L’occasione per fare il punto sulla campagna elettorale che entra ufficialmente nell’ultima fase, quella più calda, in vista delle elezioni di domenica e lunedì.

Santovincenzo l’unica novità

da sinistra: Luca Santovincenzo, Marta Bonafoni, Egidio Proietti Proietti Fantini.psd

A fare gli onori di casa, oltre ovviamente al candidato a sindaco, il segretario del Partito Democratico di Anagni Egidio Proietti, quello Provinciale Luca Fantini. Dopo i saluti del segretario cittadino, ad intervenire è stato Luca Fantini. Che ha insistito sulla necessità di combattere per il voto e di insistere per avere il sostegno della comunità. Perché Santovincenzo “è l’unico elemento di novità di questa campagna elettorale”.

Molto articolato l’intervento di Santovincenzo; che ha parlato del progetto civico per arginare “Fiorito ed i suoi bracci destri, con evidente riferimento al fatto, più volte sottolineato, che i suoi avversari sono tutti quanti esponenti della generazione di centrodestra arrivata con Fiorito. Subito dopo Santovincenzo ha rifatto la storia del suo impegno in politica; a partire dalle polemiche legate al biodigestore, all’assenza dell’opposizione consiliare in merito, che lo ha spinto ad entrare in gioco in prima persona con una coalizione civica. Che poi ha visto l’incontro con il Partito o Democratico.

Santovincenzo ha poi puntato sui suoi cavalli di battaglia classici; la spinta al rinnovamento, l’attenzione ai giovani ed alle donne, la volontà di intercettare il dissenso contro l’attuale classe politica. Per Santovincenzo è importante creare un modello progressista che unisca forse civiche e forze politiche, per dare una possibilità alle future generazioni.

Il sistema di potere

Marta Bonafoni

Rispondendo alle sollecitazioni del candidato, ha chiuso l’incontro Marta Bonafoni. Per la quale “Santovincenzo è la scelta giusta.

La Bonafoni ha ovviamente fatto un breve excursus sulla politica nazionale, con una destra che punta a riscrivere la Costituzione per coprire i problemi su economia, lavoro, e Pnrr. Ha ricordato di quando, da giornalista, si è occupata “della vicenda di Batman ad Anagni”; ed ha esortato tutti quanti a convincere le persone che questo voto conta e che bisogna combattere l’astensione. La

Bonafoni ha apprezzato l’idea di creare una coalizione larga con un’impronta a sinistra, che metta insieme le forze migliori. “Per superare – ha detto – vent’anni di sistema di potere”. Quanto agli obiettivi da portare avanti, ci sono “la creazione di una pubblica amministrazione funzionante”, un’azione politica che possa anche aprire a giovani e donne; “per realizzare – ha detto ancora – una comunità larga ed importante” nel segno dell’antifascismo. Un modello, ha concluso, “che avrà sempre il supporto del Pd; vogliamo costruire questo modello con voi per tornare ad una politica seria“.  

Espulsi o no?

Egidio Proietti

A margine dell’incontro non sono però mancate anche le indiscrezioni che riguardano, sempre parlando del Pd, della vicenda che da qualche giorno sta caratterizzando il Partito. Vicenda legata, come noto, alla lettera con la quale il circolo locale ha comunicato la sospensione di cinque esponenti, tra cui l’attuale consigliere comunale in carica Sandra Tagliaboschi, che si sono candidati in una lista civica con la coalizione di Alessandro Cardinali, contravvenendo alle indicazioni del direttivo. (Leggi qui: Il Pd mette fuori dal Partito chi va con Cardinali).

Una lettera che ha fatto molto discutere. Soprattutto perché, come è emerso dalle indiscrezioni trapelate dagli ambienti dello stesso Partito Democratico, la decisione sulla eventuale cacciata dei cinque “ribelli”, toccherebbe ai vertici provinciali. Che dovrebbero riunire i Probi Viri per decidere in tal senso.

Esistono ora due strade. Nel Pd la forma è sostanza. Ed il Segretario provinciale è stato cresciuto in una cantera politica dove questo è ancora più valido. Quindi ha manifestato tutto il suo disagio per una decisione che non è stata adottata all’interno dello Statuto. Chiaro che se il Circolo non rettificherà il suo annuncio chiarendo che non si è trattato di un’espulsione ma di un deferimento ai Probi Viri, sarà direttamente il Segretario Provinciale a ristabilire il rispetto delle forme. Che nel Pd sono sostanza.

Per ora, toni bassi per evitare polemiche aspre proprio negli ultimi giorni di campagna. Superato il turno elettorale, e l‘eventuale ballottaggio, ci sarà l’inevitabile resa dei conti.