La solita ammuina del Pd

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di CARLO ALBERTO GUDERIAN
già Corrispondente da Mosca

 

Fabrizio Cristofari è il candidato sindaco del Partito Democratico. I tentativi di rimettere in discussione questo fatto vanno inevitabilmente a contestare la linea del Partito.

L’ex sindaco Michele Marini e il segretario cittadino Norberto Venturi non sono d’accordo. Ma il primo ha scelto di non partecipare alla fase dell’investitura del presidente dell’ordine dei medici, il secondo invece ha presieduto quella riunione. I consiglieri comunali Antonello Galassi e Luigi Arduini avevano tutte le possibilità per presentare una loro candidatura alle primarie. Ma non l’hanno fatto. Entrambi fanno parte dell’area di Francesco De Angelis, che per due volte in tre giorni ha sottolineato il sostegno incondizionato a Fabrizio Cristofari.

Domani a Frosinone arriva il premier Matteo Renzi per un’iniziativa sul referendum del 4 dicembre. Comunque vada a finire la consultazione sulle riforme, Renzi resterà alla guida politica del Pd. Se anzi dovessero vincere i No, si accelererebbe il processo di resa dei conti interna. In tale situazione scatterebbe l’operazione “tolleranza zero” per le spaccature nel Partito Democratico, ad ogni livello.

In provincia di Frosinone il Pd è frantumato, ma questa fase prima o poi dovrà finire. La candidatura a sindaco di Fabrizio Cristofari a Frosinone può rappresentare una novità, rispetto per esempio a quanto successo a Cassino.

Ma se a Ceccano si fanno le primarie e poi chi le perde si candida lo stesso, se a Frosinone gli organi del Partito decidono una candidatura e chi non è contento (ma è rimasto in silenzio) mette i bastoni fra le ruote, allora che senso ha parlare di Partito?

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