La solitudine del Pd e la corazzata fragile del centrodestra

Tra pochi giorni si presentano liste e candidati nei 24 Comuni ciociari alle urne. Il tema politico vede i Democrat da soli contro un centrodestra che si ritrova nonostante le differenziazioni. Le variabili sono le civiche: tre su tutte.

Se non fosse che il 3 e 4 settembre  bisogna presentare le candidature (a sindaco e ai consigli comunali) e le liste per le comunali in programma esattamente un mese dopo (3 e 4 ottobre) saremmo tutti risucchiati nel vuoto cosmico alimentato dalla calura e dal post Ferragosto. Ma non è così, visto che in 24 Comuni della provincia di Frosinone si va alle urne. Tra i quali Alatri e Sora.

Ma si vota anche ad Acquafondata, Alvito, Arce, Casalattico, Castro dei Volsci, Castrocielo, Colle San Magno, Collepardo, Esperia, Fumone, Monte San Giovanni Campano, Pastena, Roccasecca, Sgurgola, Supino, Terelle, Torre Cajetani, Torrice, Trivigliano, Vallecorsa, Vicalvi e Viticuso. Insomma, tanti Comuni importanti: per il peso che hanno al momento di eleggere presidenti e CdA delle partecipate. O decidere le linee strategiche nelle assemblee che si occupano di gestione dell’acqua o dei rifiuti. Per spostare in un senso o nell’altro l’ago della bilancia alle successive elezioni Provinciali dove voteranno solo sindaci e Consiglieri.

Non è un voto solo civico

Foto: Alberto Lo Bianco / Imagoeconomica

Vero che nei centri con meno di 15.000 abitanti ci saranno soltanto liste civiche e non è previsto il ballottaggio, ma la riconoscibilità politica è comunque fuori discussione. Prendiamo Torrice. O Monte San Giovanni Campano, Castrocielo, Castro dei Volsci.

Poi naturalmente ad Alatri e Sora la battaglia politica sarà incandescente. Ora si tratta di definire le candidature a sindaco e ultimare le liste. Oltre che provare a formare le coalizioni.

Un punto fermo c’è: il centrodestra si presenterà unito, nonostante le differenziazioni che obiettivamente ci sono. Nonostante la competizione tra Lega e Fratelli d’Italia, anche se sia Nicola Ottaviani (coordinatore provinciale del Carroccio) che Massimo Ruspandini (commissario di Fratelli d’Italia) ce la stanno mettendo tutta per mantenere un quadro unitario. E ci riusciranno. Nel centrodestra ci saranno anche Forza Italia del coordinatore regionale Claudio Fazzone e Coraggio Italia del dirigente regionale e nazionale Mario Abbruzzese. E’ per questo che il centrodestra ha il ruolo di favorito, anche se ad Alatri soprattutto la battaglia politica sarà porta a porta.

L’assenza di alleati

Foto: Imagoeconomica

Il Partito Democratico sta facendo quello che può nelle attuali condizioni e va dato atto al segretario provinciale Luca Fantini di un grande lavoro. Non è certo che basterà, considerando le spaccature della coalizione e la difficoltà di alleanze. Dovute anche al fatto della scarsa consistenza elettorale in Ciociaria dei possibili alleati.

I Cinque Stelle sul territorio non esistono, Leu-Articolo Uno e Sinistra Italiana non danno segnali da tempo immemorabile. Il Partito Socialista non è più quello di un tempo. La realtà è questa in Ciociaria.

E, comunque vada a finire, il leit motiv sarà la solitudine del Pd contro la “corazzata fragile ma unita” del centrodestra. Le variabili sono le liste e le coalizioni civiche. Tre nomi su tutti: Enrico Pavia ad Alatri, Roberto De Donatis e Luca Di Stefano a Sora.

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