La sottile missione di De Angelis su Anagni

I segnali non ufficiali che si muovono nell'ombra in vista del ballottaggio di Anagni. Vittorio Save Sardaro fa un'apertura a Cardinali. Si muove De Luca. A fari spenti sta lavorando Francesco De Angelis

Paolo Carnevale

La stampa serve chi è governato, non chi governa

In attesa del voto che domenica e lunedì dovrà decidere ad Anagni ci sarà il prossimo sindaco, cominciano a vedersi i primi movimenti delle forze politiche in vista del ballottaggio.

Come noto, dopo il primo turno non ci sono stati apparentamenti veri e propri, visto che le manovre in questa direzione si sono scontrate contro un muro di incomprensione. (Leggi qui: Apparentamenti no, patti sotto banco forse).

Per cui, ad esempio, la riunione fiume per fissare un legame tra Anagni Futura (il gruppo del candidato sindaco Danilo Tuffi ispirato dall’ex sindaco Franco Fiorito) e SiAmo Anagni (quello arrivato al ballottaggio con Alessandro Cardinali) alla fine ha partorito il nulla di fatto. Stessa cosa dicasi anche per LiberAnagni, che ha chiarito che non ci sarebbero stati apparentamenti.

Allo stesso modo Daniele Natalia ha fatto chiaramente presente che non ci sarebbero stati ammiccamenti con chi aveva polemizzato aspramente con la sua coalizione.

L’indicazione del cosacco

Vittorio Save Sardaro

Questo però non significa che in vista del ballottaggio, almeno a titolo personale o come singoli movimenti, non ci siano stati e non ci possano essere movimenti da una parte o dall’altra. Come ad esempio ha fatto qualche ora fa Vittorio Save Sardaro, esponente di rilievo del Partito Democratico di Anagni. Partito che è, bene ricordarlo, parte della coalizione LiberAnagni, che esprimeva come candidato sindaco l’avvocato Luca Santovincenzo.

Dopo la sconfitta al primo turno, per bocca dello stesso Santovincenzo la coalizione ha fatto sapere che al ballottaggio ha evitato qualunque apparentamento. Ed ha dato piena libertà di coscienza ai suoi. Una posizione confermata anche dallo stesso Egidio Proietti, il segretario locale del Partito Democratico.

Vittorio Save Sardaro però,  attraverso un post sulla sua pagina, chiarendo di parlare a titolo personale, ha fatto presente che, forse, sarebbe il caso di dare spazio alla possibilità del cambiamento. Più esattamente, Save Sardaro ha detto che bisogna “reclamare quel cambiamento che i precedenti amministratori non sono stati in grado di assicurare e che oggi si ripresentano con alle spalle un totale fallimento del loro governo”.

La sottile mediazione di De Angelis

Francesco De Angelis

Vittorio Save Sardaro non frequenta educandati delle Orsoline: è pienamente consapevole che una sua opinione ‘a titolo personale‘ equivale ad una chiara indicazione di voto per tutti coloro che lo seguono.

Ed altrettanto è risaputo che l’unica parrocchia frequentata da Save Sardaro sia quella nella quale predica Francesco De Angelis, il leader di Pensare Democratico, la componente nella quale ci sono le radici dell’area laica – operaista – socialista del Pd. E che De Angelis abbia agito a faro spenti sulle elezioni di Anagni è un’evidenza. Conquistando il ballottaggio.

L’unico capace di toccare le corde giuste nell’animo di Save Sardaro per convincerlo a fare una dichiarazione di quel tipo è lui. E se le parole hanno un senso, quello postato nelle ore scorse è un chiaro riferimento a chi possa, per lo meno per quanto riguarda il ballottaggio, rappresentare un’alternativa a Natalia: quindi, lo stesso Alessandro Cardinali. Cioè il fronte sul quale gli uomini di De Angelis si sono schierati al primo turno.

La palla al balzo

Alessandro Cardinali

Ed infatti poche ore dopo Cardinali ha ripreso le parole dello stesso Save Sardaro. Sottolineando che  “sono condivisibili e vanno nella direzione del nostro progetto politico, alternativo all’amministrazione uscente che al primo turno è stata bocciata dal 60% degli elettori. Anche noi della coalizione SiAmo Anagni riteniamo, come l’autorevole esponente del Pd, che i cittadini vorranno indicare con il proprio voto una soluzione favorevole al cambiamento”.

Nelle stesse ore un movimento c’è stato anche dalle parti del centrodestra; più esattamente, nella zona di Anagni Futura, la coalizione che esprimeva come candidato a sindaco Danilo Tuffi. Dopo la bocciatura, una delle liste della coalizione, Ritorno al Futuro, che esprimeva anche l’ex assessore al bilancio Giuseppe De Luca, ha chiarito di voler andare avanti con la propria esperienza, anche se dai banchi dell’opposizione e non, come si sperava, da quelli della maggioranza.

Di fatto, sembra di capire, staccandosi dal resto della coalizione. E, sia pur senza dare una indicazione di voto precisa al ballottaggio, la lista ha confermato di essere aperta, per quanto riguarda la prossima consiliatura, ad appoggiare “chiunque si farà promotore delle nostre proposte”. Parole che fanno prevedere una posizione sì di opposizione, non incarnata però con una chiusura preventiva, ma con apertura a quelle che saranno le scelte fatte, eventualmente, per il bene della città.