La sottile strategia di Angelo Aversa per combattere Caligiore

La strategia di Angelo Aversa. Bloccato a sinistra. Poco convinto della soluzione Corsi. Punta a creare i maggiori disagi a Roberto Caligiore. A costo di mettere in acqua una task force: due nomi in un'altra lista

Romano Castellano Sindici

Conte del Sacco (ma non inquinato)

L’ipotesi è quella di non fare una lista. Ma di indicare una coppia di candidati da inserire in una delle formazioni già pronte per scendere in campo alle prossime elezioni comunali di Ceccano. E poi concentrare i voti su quei due nomi, sfruttando la possibilità della doppia preferenza di genere. È l’ipotesi sulla quale sta lavorando Angelo Aversa: già consigliere comunale, per un anno circa capogruppo della lista Caligiore.

Palazzo Antonelli Municipio Ceccano

È stato il primo a mettere in discussione l’operato del sindaco, il primo a lasciare la maggioranza. L’ha fatto meno di due anni dopo l’elezione di Caligiore. Contestava il progressivo spostamento degli equilibri politici verso il centrodestra, l’abbandono delle posizioni esclusivamente civiche che avevano condotto alla vittoria del luogotenente elicotterista Roberto Caligiore nel 2015.

Con lui erano usciti anche l’avvocato Mauro Roma ed il consigliere Pino Malizia. Le loro firme sono in calce al documento di sfiducia che la scorsa estate ha determinato la caduta dell’amministrazione ed ora il ritorno alle urne.

Una crisi che ha avuto un difetto politico: è stata concepita al buio. Nel quale tutti i principali protagonisti firmavano la sfiducia con la segreta speranza di essere i leader della nuova coalizione unitaria da contrapporre al centrodestra appena finito in macerie.

Angelo Aversa ha lavorato per un certo periodo all’ipotesi di uno schieramento guidato da Mauro Roma come candidato sindaco. Civico con uno sguardo a centrosinistra. Ma a bruciare tutto sul tempo è stata la decisione di Manuela Piroli di schierarsi, aggregando tutto il polo di sinistra che non accetta il progetto dell’ex presidente del consiglio comunale Marco Corsi. Lì sono andati a confluire il Pd ed i Socialisti; la sinistra di Piroli ritiene che Corsi sia troppo compromesso con il governo di centrodestra precedente e per questo non lo appoggia.

L’avvocato Mauro Roma (a destra)

Che fine fanno allora i voti di Aversa, Roma e Malizia? Le condizioni per una candidatura a sindaco a questo punto non ci sono. Perché non ci sono abbastanza voti rimasti sul campo. Quelli di Pdi e Psi stanno con Corsi, quelli a sinistra stanno con Piroli, quelli che non stanno né con Corsi né con Piroli hanno la possibilità di votare l’ex capogruppo Dem Giulio Conti, anche lui candidato sindaco.

La strategia di Angelo Aversa ora è quella di restare al balcone e individuare due nomi: un uomo ed una donna. Da infilare in una lista. Ma di quale candidato sindaco? Quello che più di tutti potrà rendere la vita difficile a Roberto Caligiore qualora facesse il bis e tornasse a governare.

La recente esperienza ha dimostrato che le complicazioni più forti gliele ha create il suo stesso schieramento.

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