La strada green tracciata da Saxa per tutta la provincia

Senza Ricevuta di Ritorno. La ‘Raccomandata’ del direttore su un fatto del giorno. Il player più grosso dai tempi della Fiat di Agnelli arriva in provincia e 'sposa' la circular factory di Anagni.

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

Sette miliardi di euro: a tanto ammontano le cose che ha. E tra quelle cose ci lavorano più di 12mila persone. Tutti suoi dipendenti. E per essere più chiari è il player più grosso che viene ad investire in provincia di Frosinone dai tempi della Fiat di Agnelli.

Si occupa di energia: acqua, luce, gas. Quando a Brescia ha capito che le caldaie inquinavano troppo ha proposto ai cittadini: ve le cambio io, a mie spese. Vi faccio il teleriscaldamento. (Leggi qui Un colosso per Borgomeo: Saxa Gres si sposa con A2A).

Non uno sfruttatore dell’ambiente: al contrario. Fa business tutelandolo. E’ quella che ad Acerra ha costruito il termovalorizzatore. Mettendoci dei filtri talmente potenti che l’aria buttata fuori dai camini è più pulita di quando ci entra, piena di smog.

Fa camminare impianti con ogni genere di rinnovabile: sole, vento, avanzi di cucina e anche letame. Evitando di consumare risorse e riempire discariche.

È con una società del genere che – A2A di Milano – che l’imprenditore Francesco Borgomeo ha deciso di fare il matrimonio portando in dote un quarto della sua Saxa Gres di Anagni.

Perché è bella? No perché è la prima circular factory italiana: prende scarti dei rifiuti, come sono le ceneri, ne ricava gres e sampietrini che esporta nel mondo. Perché è un esempio nazionale. Anche se sta ad Anagni.

Erano due fabbriche al fallimento: sono diventate un gioiello, capace di attirare qui un colosso di quelle dimensioni. Che è pronto ad investire, ampliare.

Bisognerebbe dirlo a chi per anni ha detto che non si doveva fare

E bisognerebbe dirgli che proprio in queste ore i sindacati rivelano che Fca ha perso centinaia di posti a Cassino, nel silenzio più assoluto. Ed è lo stabilimento messo peggio.