La strategia dell’Ulivo di Enzo Salera

Nuovi segnali di distensione lanciati dal sindaco di Cassino Enzo Salera. Verso le anime del Pd con le quali finora c'è stata tensione. Ma anche con gli altri protagonisti del centrosinistra. Per una ragione ben chiara.

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

La didascalia alla foto che vede insieme il sindaco Enzo Salera, il presidente del Consiglio Comunale Barbara D Rollo ed il consigliere di opposizione Luca Fardelli è facile da scrivere. La più adeguata: “segnali di pace in tempo di guerra”.

Oggi, 79 anni fa, alle 10.50 del mattino piovono le prime bombe sulla Città di Cassino lanciate dalle forze anglo-americane. È l’inizio del drammatico destino riservato all’abbazia e alla città. Questa mattina il sindaco Enzo Salera ha deposto una corona di fiori al monumento ai Caduti in piazza De Gasperi. Alla cerimonia hanno presenziato accanto al sindaco la presidente d’Aula Barbara Di Rollo, gli assessori Concetta Tamburrini e Barbara Alifuoco, i consiglieri Edilio Terranova e Luca Fardelli.

Eccoli, stanno in quelle presenze i segnali di pace, nella battaglia politica che si consuma da mesi.

I segnali di pace

Come va interpretata la presenza di Luca Fardelli, unico esponente dell’opposizione consiliare alla cerimonia? Un paio di giorni prima il fratello del difensore civico della Regione Lazio è stato invitato all’assemblea di Centrosinistra, all’interno dell’Hotel Rocca. (Leggi qui: In Assemblea prove di tregua Fantini – Salera. Ma Di Rollo non c’è).

È una presenza importante. Perché Luca Fardelli è l’esponente del centrosinistra che nel 2019 ha lasciato il Pd non condividendo la scelta di tenere le primarie dalle quali è scaturita la candidatura e l’elezione di Enzo Salera. È una delle figure politiche intorno alle quali Salera ha sospettato che Pensare Democratico (la corrente maggioritaria del Pd provinciale) ora stesse costruendo una manovra per bloccare la sua rielezione a sindaco. (Leggi qui: La rottura di Salera: “Il Pd non si sta comportando bene con noi”).

E come va interpretata la presenza di Barbara Di Rollo dopo le tensioni dei giorni scorsi, culminate nella sua assenza all’assemblea del centrosinistra? (Leggi qui: In Assemblea prove di tregua Fantini – Salera. Ma Di Rollo non c’è).

Il cambio di orizzonte

Bruno Astorre con Sergio Messore

Ad imprimere un cambiamento di orizzonte è stata la crisi di Governo culminata con le elezioni anticipate. Ed il movimentato dopocena di Frosinone culminato con le dimissioni del capo di gabinetto del sindaco di Roma Albino Ruberti nonché la rinuncia alla candidatura per il leader di Pensare Democratico Francesco De Angelis. Hanno modificato l’ordine delle priorità.

Adesso Enzo Salera inizia a capire che il nemico sta dall’altra parte del campo e non nel Centrosinistra” ha spiegato Luca Fardelli a chi gli ha chiesto conto della sua presenza ai due appuntamenti. 

Il primo cittadino di Cassino sa bene che si sta giocando una partita importante. Che non è quella dell’elezione di Sergio Messore, candidato da lui fortemente voluto all’uninominale. Bensì i voti che riuscirà a concentrare su quel nome. (Leggi qui: Quell’asse che collega Ferentino con Sora e Cassino).

I parametri sono due: le elezioni politiche del 2018, quando il professor Gianrico Ranaldi, allora candidato al collegio uninominale Casino-Sora con il Centrosinistra superò il 22%. E le Comunali del 2019, relativamente al primo turno, con risultati più o meno simili a quelli del 2018 per il Centrosinistra. Discostarsi molto da quelle cifre sarebbe una sconfitta cocente. Ed a pagarne il conto sarebbe primo tra tutti il sindaco Salera. 

Una tregua necessaria

Zingaretti e Salera

Il primo cittadino è convinto di riuscire a frenare l’avanzata delle destre nel Cassinate, ma sa che è necessario fare squadra. Per questo sta cercando di tenere a bada il pittbull che è in lui. E lavora di diplomazia. Non alza lo scontro interno con Barbara Di Rollo, offre la sponda a Luca Fardelli.

Addirittura stempera le tensioni con Demos di Luigi Maccaro che hanno caratterizzato quasi tutta la prima metà della consiliatura. Raffredda il clima andando ad Exodus con tutti i candidati. Non solo. Riceve in Comune i delegati di Azione con cui fino a pochi mesi fa aveva avuto rapporti conflittuali.

Perché è consapevole della partita che sta giocando e degli effetti che potrebbero esserci, a cascata, sulle Regionali e poi sulle Comunali dove il Centrodestra, che oggi viaggia in ordine sparso, potrebbe invece arrivare forte delle vittorie elettorali. Non c’è dunque più spazio per le contrapposizioni interne, è il momento di lanciare segnali di pace. E quello di oggi è il secondo, dopo l’assemblea di giovedì aperta insieme al segretario provinciale del Pd Luca Fantini.