La svolta politica di Nicola Ottaviani

Nella seduta straordinaria del consiglio comunale argomenti come Solidiamo, i bandi per le periferie e il tema dei Consorzi industriali. Il sindaco di Frosinone pensa solo a completare il mandato. Se capiterà l’occasione per una candidatura parlamentare ci penserà, ma senza ossessioni. Nel frattempo, niente compromessi ed endorsement per il successore

Lunedì, nel corso della seduta straordinaria di consiglio comunale a Frosinone, si parlerà di bilancio consolidato, ma anche di Solidiamo, il cavallo di battaglia dell’Amministrazione Ottaviani dal 2102. Un progetto che prevede il dimezzamento delle indennità per sindaco, vicesindaco, assessori e presidente del consiglio, ma anche dei gettoni di presenza dei  consiglieri. Le risorse risparmiate sono state impiegate per borse di studio per gli strudenti più meritevoli del capoluogo e per iniziative culturali che hanno coinvolto gli anziani. 

 

Ma si parlerà anche della decisione del Governo di bloccare i bandi sulle periferie urbane. Solo a Frosinone, erano stati destinati 18 milioni di euro di investimenti pubblici, insieme ad altri 10 milioni di euro da parte delle Ferrovie dello Stato, della Curia e della Conferenza Episcopale. (leggi qui Ottaviani al Governo: «Carta canta, il contratto è registrato e ora mi dovete 18 milioni») Infine, dibattito sul riordino dei Consorzi industriali. (leggi qui Guerra sui Consorzi Industriali. Unindustria: ok. Ottaviani: «Un furto, noi usciamo» Insomma, un ordine del giorno politico. Anzi, mai così politico in sei anni di Ottaviani sindaco. Come mai?

 

Dopo aver portato a termine il progetto del nuovo stadio, Ottaviani si appresta ad inaugurare il Parco del Matusa. I due principali obiettivi della sua doppia consiliatura. Naturalmente ci sono e ci saranno altri punti. Il sindaco di Frosinone proverà ad ottenere una candidatura alla Camera o al Senato se ne capiterà l’occasione, ma è tra quelli che ritiene che non ci sarà un ritorno rapido alle urne. Forse tra due anni.

Lui cercherà di farsi trovare pronto, ma senza alcun tipo di forzatura. Se non dovesse riuscirci, allora completerà il mandato da sindaco e basta. Questo significa che nell’attuale consiliatura andrà avanti come stabilito: sul programma ma anche sui tempi e sui modi della staffetta in giunta. Difficilmente asseconderà i partiti e i gruppi consiliari nelle loro richieste di rimpasto.

In ogni caso questo sarà il suo ultimo mandato ed eviterà ogni tipo di compromesso. Riservandosi l’endorsement per il successore.

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