La Tari rompe la luna di miele

Le nuove tariffe dei rifiuti rompono la pace post elettorale ad Alatri. Ed innescano un nuovo fronte di scontro tra maggioranza ed opposizione

Massimiliano Pistilli

Informare con umiltà e professionalità

L’arrivo delle bollette della Tari nelle cassette della posta ha riservato un’amara sorpresa. Gli aumenti ci sono. Non per tutti per la verità. Ma abbastanza per mettere in discussione la lunga luna di miele tra i cittadini di Alatri e la giunta di centrodestra guidata dal sindaco Maurizio Cianfrocca dopo la vittoria dell’ottobre scorso.

Al punto che c’è l’arrivo delle prime contestazioni. Non solo politiche ma anche da parte di molti cittadini che sui social non hanno mancato di far notare la novità non attesa. E non gradita.   

Fabio Di Fabio sulle barricate

Dai banchi dell’opposizione, il capogruppo Pd Fabio Di Fabio sembra quasi giustificare l’aumento. “Non è un fulmine a ciel sereno l’aumento della Tari per famiglie e imprese”. Perché? “Il nuovo metodo di calcolo previsto dall’Authority era conosciuto e non evitabile. Ed il costo del servizio organizzato con il ‘porta a porta’ è destinato a crescere, scaricandosi sui concittadini utenti”.

Ma puntuale arriva poi la stoccata. “Però la maggioranza consiliare avrebbe potuto tranquillamente mitigare la situazione. Poteva farlo prevedendo maggiori agevolazioni e riduzioni delle bollette, evitando così il salasso di oggi. Avrebbe potuto ma non l’ha fatto. La responsabilità dell’aumento della Tari è della giunta Cianfrocca”.

Il sindaco contrattacca

Non ci sta il sindaco Maurizio Cianfrocca. Immediata la sua risposta. “Negli ultimi due Consigli Comunali non abbiamo mai nascosto o coperto il fatto che qualche aumento potesse generarsi a seguito delle novità introdotte dall’Authority per quanto concerne il metodo di calcolo della tariffazione”. Significa: lo sapevamo. Allora perché non si è intervenuti?

Maurizio Cianfrocca

La novità più interessante introdotta dalla delibera dell’Autorità che stabilisce le tariffe sta in un principio. E cioè “chi più inquina più paga”. Un dettaglio che cambia il criterio di calcolo. In che modo? Più componenti ci sono in una famiglie e più si paga: perché più persone ci sono in casa e più sporcano.

Analizza il sindaco “Più componenti su meno metri quadrati determina un aumento”. Ma non c’è solo il nuovo criterio di calcolo a far lievitare le bollette. C’è anche lo Stato.Quest’anno mancano gli sconti che lo Stato ha elargito ai Comuni negli anni precedenti per fronteggiare l’emergenza del Covid”.

E le accuse di Fabio Di Fabio. Il sindaco ribatte evidenziando che “Non tutte le utenze hanno subito degli aumenti. Anzi. Centinaia di utenti hanno registrato delle diminuzioni dei costi nella bollettazione.

Sul piano politico, la questione delle nuove tariffe apre un fronte tra maggioranza ed opposizione. Che di sicuro la minoranza vorrà cavalcare anche in vista delle prossime tappe elettorali: quelle nazionali del 25 settembre e poi le Regionali. Il dato vero è che si rompe la pax post elettorale e torna a salire il dibattito politico. Che si insinua tra feste e rassegne culturali come un venticello impetuoso.