La tentazione per Antonio Pompeo di mettersi in Azione

In mattinata una fitta serie di contatti tra i vertici nazionali di Azione ed il presidente della Provincia di Frosinone Antonio Pompeo. Che per ora non si muove dal Pd. Ma solo il 25 settembre potrebbero cambiare molte cose.

L’assedio continua. E dall’interno fanno nulla per respingerlo. Attendono. Aspetta di capire come cambierà l’orizzonte politico dopo il 25 settembre Antonio Pompeo, presidente della Provincia di Frosinone, sindaco di Ferentino, leader provinciale degli ex renziani rimasti nel Pd. Rimasto spiazzato come tutti da una crisi che in dieci giorni ha buttato giù il Governo Draghi e riportato il Paese alle urne.

Spiazzato perché aveva appena ricevuto dal quel Governo la promessa che avrebbe esaminato la riforma delle Province; quella che lui ed i suoi colleghi dell’Unione Province Italiane avevano messo a punto. Soprattutto la promessa che il ministro dell’Interno avrebbe portato al voto in Parlamento anche l’altra riforma messa a punto: quella del testo Unico degli Enti Locali; che avrebbe esteso a tre i mandati anche per i sindaci in Comuni con più di 5mila abitanti. Come nel suo caso.

Invece se ne fa nulla. Il Governo può procedere solo per gli affari correnti e le Camere sono sciolte. Niente terzo mandato, niente riforma delle Province, niente candidatura in Parlamento. Antonio Pompeo guarda l’orizzonte mentre è assediato: come Ulisse nel XII libro de L’Odissea.

Il canto delle sirene di Calenda

Carlo Calenda (Foto: Andrea Panegrossi / Imagoeconomica)

In mattinata ha avuto una fitta serie di contatti con i quadri di Carlo Calenda. La strada verso Azione è spianata da mesi. Lo ha ammesso lui stesso nelle settimane scorse durante la cena con i suoi colonnelli di Ferentino. (Leggi qui: Pompeo l’ambiguo guarda alle Regionali).

Alle elezioni del 25 settembre molti sindaci si conteranno. Lo faranno sui simboli di Azione ed Italia Viva. E tra quei sindaci ce n’è più di uno che fino all’altro giorno ha partecipato ai suoi incontri e quelli promossi dalla sua associazione Volume.

La candidatura di Francesco De Angelis nel collegio di Roma lo solleva anche dal patto morale che i due avevano stretto un anno fa. E che ha riportato la sintonia nel Pd provinciale e le sue componenti. (Leggi qui: La guerra nel Pd è finita, votate in pace).

Avanguardie in movimento

Alessandra Sardellitti

Nei mesi scorsi hanno già percorso quella strada pezzi non secondari del Pd provinciale. Su tutti Alessandra Sardellitti ex assessore provinciale alla Scuola nel governo di Antonio Pompeo che alle scorse Comunali di Frosinone ha sostenuto Mauro Vicano e non il candidato Dem Domenico Marzi; nemmeno al ballottaggio ha voluto ricomporre il Campo Largo e si è schierata con Riccardo Mastrangeli contribuendo alla sua elezione a sindaco; ora è assessore al Comune capoluogo.

Prima ancora si era spostato un altro calibro da 90: il sindaco di Isola del Liri Massimiliano Quadrini. Che aveva messo in tacca di mira la Presidenza della Provincia di Frosinone una volta terminato il mandato di Pompeo; alle Politiche del 25 settembre si conterà e deciderà la strategia. Un margine per le Provinciali c’è ma passa per il dialogo con Pompeo; altrimenti ci sono le Regionali.

I quadri provinciali di Carlo Calenda vengono dai Democratici di Sinistra. Antonello Antonellis è stato sindaco di San Donato Valcomino e consigliere economico del Ministro delle Finanze; Luciano Gatti è sempre stato nella direzione strategica del Pds e dei Ds.

Non si muove. Per ora

Stefano Bonaccini. (Foto: Paolo Lo Debole / Imagoeconomica)

Ai suoi interlocutori, Antonio Pompeo oggi ha ribadito che non si muove dal Partito Democratico. Per ora. Ma dopo le elezioni sarà un’altra storia. Perché se il Pd non sarà il primo Partito nel Paese allora inizieranno le manovre per andare al congresso. E l’area di Stefano Bonaccini è pronta alla scalata, Dario Franceschini osserva e calcola.

Tutta gente con la quale Antonio Pompeo ha un’interlocuzione più facile di quella avuta oggi con l’attuale gruppo dirigente. Altrimenti potrebbe cedere al canto delle sirene.