La torre di Siloe e le macerie di Mariupol

Perché questa nuova strage di innocenti sotto le macerie dell'Ucraina? Le bombe russe e la torre di Siloe: parole da dittatore e parole di fede

Pietro Alviti

Insegnante e Giornalista

quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di Sìloe e le uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo  (Luca 13,3)

La torre di Siloe e il teatro di Mariupol, perché alcuni morti ed altri no, perché Dio non li ha salvati, perché c’è chi non si ferma neppure davanti al fatto che ci siano bambini come bersaglio?

Di che cosa quei bambini erano colpevoli, di cosa lo erano quei diciotti sepolti dalla torre di Siloe? Perché Pilato mischiò il sangue dei giudei con quelli dei loro sacrifici? Perché le bombe russe si accaniscono sugli edifici civili, sui condomini, sulle scuole e gli ospedali?

Le domande sono sempre le stesse e la risposta di Gesù non muta anche di fronte ai razzi di Putin: perirete tutti nello stesso modo, se non cambiate vita.

Logiche di guerra, logiche di Pace

Profeticamente, qualche settimana fa Papa Francesco, nell’intervista concessa a Fabio Fazio, aveva denunciato come le logiche della guerra sono molto più seguite rispetto a quelle della pace, della giustizia, delle esigenze della povera gente.

È come se ci fossero due mondi, disse il Papa, uno che si preoccupa di fare affari con le guerre, un altro che cerca di migliorare la vita di tutti. E il primo è molto più potente dell’altro. Ma,  se non cambiate vita, se non abbandonate quel mondo che fa affari con le guerre, perirete tutti nello stesso modo, dice Gesù senza peli sulla lingua.

Ecco allora cosa dobbiamo imparare dalla Parola: la guerra di questi giorni è il frutto avvelenato di una mentalità violenta nella gestione del potere che non ha come scopo quello di servire il popolo, come invece viene proclamato ai 4 venti, ma quello, invece, di assicurare la propria esistenza attraverso la menzogna, la propaganda più feroce, che tocca tutti gli strati della società civile.

Parole da dittatore

Vladimir Putin (Foto © Kremlin Press Office)

In queste ore abbiamo sentito risuonare terribili parole. Sulla necessità di purificare la società, di espellere tutti coloro che non si conformano al potere. Sono le stesse parole che Hitler, Stalin, Mussolini utilizzavano per emarginare l’opposizione al loro potere, scendendo fino alla propaganda. Anche sui più piccoli, che sono i più indifesi di fronte ad una campagna di menzogne.

Ecco perché dobbiamo stare molto attenti ai valori della democrazia, del rispetto delle differenze, dell’uguaglianza delle persone, indipendentemente dalle loro condizioni personali, come afferma tanto chiaramente l’art. 3 della nostra Costituzione.

La torre di Siloe le macerie di oggi

E se le cose non vanno bene, dobbiamo seguire il consiglio che Gesù, nella parabola che segue le domande dei discepoli sul crollo della torre di Siloe, dà al contadino: se l’albero non dà frutto, prova a zappettargli ancora intorno, cerca di averne più cura, con pazienza e disponibilità, perché oggi sappiamo una volta di più che con la guerra tutto è perduto.

(Leggi qui qui tutte le meditazioni di Pietro Alviti).

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