La vendetta di Peppe Patrizi: “Tagliatore di nastri a chi…?”

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

Nei tratti assomiglia a François Hollande, nel carattere è un piccolo Napoleone, nei rapporti con gli altri è di una simpatia ed un’affabilità difficilmente eguagliabili. Ma Giuseppe Patrizi, ultimo presidente della Provincia di Frosinone prima della riforma Delrio, è anche terribilmente permaloso. E sottilmente vendicativo.

Non ha mai accettato del tutto che Antonio Pompeo sia diventato il suo succesore a palazzo Iacobucci. Il problema non è la persona. Per Peppe chiunque, dopo di lui, è un usurpatore. Legittimamente e democraticamente eletto. Ma pur sempre un usurpatore. E’ per questo che motu proprio si è insignito del titolo di presidente onorario della Provincia di Frosinone ‘con delega perpetua alla degna rappresentanza dell’Ente” e va a tutte le iniziative pubbliche alle quali lo invitano. E talvolta anche a quelle dove non lo invitano. Non indossa la fascia diagonale azzurra. Ma è come se la avesse. perchè lui è presidente in servizio permanente effettivo.

Accade allora che il suo mai accettato successore Antonio Pompeo mandi una lettera al blog Alessioporcu.it. E che Peppe se la legga dalla prima all’ultima riga. A caccia di qualsiasi riferimento che possa riguardarlo. E scopra il passaggio nel quale il legittimo usurpatore dica nella sostanza: “Io non sono presidente sul territorio nel senso che taglio i nastri ma per il territorio”. Il riferimento è chiaramente ai suoi due predecessori.

Ce n’è quanto basta. Scartabellando il Codice, Peppe scopre con sconforto che è stato derubricato il reato di ‘lesa maestà’. Vorrebbe mandare i padrini al suo temerario successore per sfidarlo a duello, scegliesse lui l’arma: il portamento, lo stile, la capacità di improvvisazione, l’acume politico, sono tutte armi da sfoderare.

Poi, però, a Peppe viene in mente una vendetta più sottile. La risposta non tarda ad arrivare nei fatti. Il consigliere comunale di Ferentino Piera Dominici lascia il gruppo consiliare di Massimo Gargani e si iscrive a quello del consigliere Cellitti, entrambi eletti in minoranza è passati con Pompeo. Per ora solo passaggio di Gruppo. Ma il segnale è forte e chiaro: “Io taglio solo nastri? Peppe è vivo e inizia a pensare al Comune di Ferentino”.

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