La versione di Egidio

Il vertice di centrosinistra. Per costruire l'alternativa al sindaco Natalia. Ma anche per mettere i puntini sulle i. E respingere al mittente le accuse di Cittàtrepuntozero.

Paolo Carnevale

La stampa serve chi è governato, non chi governa

Gli esponenti di Cittatrepuntozero (compresi i nuovi arrivati, come Guglielmo Cecilia) lo avevano attaccato a palle incatenate, accusandolo di non avere in mano il Pd di Anagni, definito senza mezzi termini un Partito in contraddizione con sé stesso. Un’accusa che ha provocato la reazione di Egidio Proietti. Il segretario del Partito Democratico di Anagni, spesso definito dagli avversari (interni ed esterni) mite e senza troppo polso, ha approfittato della riunione di coalizione tenutasi venerdì sera per fare il punto della situazione sulle sorti del centro sinistra unitario (se c’è) di Anagni. (Leggi qui Il Pd incoerente: Fioramonti lo sorpassa a sinistra).

Il vertice di coalizione

Fernando Fioramonti e Guglielmo Cecilia

Una riunione che ha visto presenti ed assenti. Tra i presenti, la lista del comitato di San Bartolomeo, che alle ultime elezioni era andata da sola, e che adesso, salvo ripensamenti, dovrebbe correre in coalizione con il centro sinistra. Un risultato notevole, visto il pacchetto consistente di voti che dovrebbe portare con sé (700 circa alle comunali del 2018).

Tra gli assenti, gli esponenti di Cittatrepuntozero. Un’assenza che potrebbe diventare un problema.

Proietti ne ha approfittato, come detto, per mettere qualche puntino sulle i. A partire dalla vicenda della firma del Partito sul ricorso al Tar: “non è del tutto vero – ha detto-; noi questo ricorso lo abbiamo appoggiato, lo sosteniamo, ne condividiamole ragioni, ma non lo abbiamo firmato. Per una ragione molto semplice; crediamo che quel tipo di azioni debba venire dalla società civile. Del resto, anche gli amici di Sinistra Italiana non lo hanno firmato, pur sostenendo le ragioni di fondo della protesta, per lo stesso motivo”.

Una precisazione che è anche una risposta a Cittatrepuntozero che lo aveva accusato di incoerenza. Proietti replica; se non c’è firma sul ricorso, non c’è nemmeno contraddizione.

Il polso di Egidio

Egidio Proietti

Quanto all’accusa di non avere polso e di non avere il controllo della situazione interna al Partito, Proietti è stato chiaro: “non è un mistero per nessuno che con qualche elemento di peso nel mio partito i rapporti non sono buoni. Ma il Segretario sono e resto io. E vado avanti con il lavoro che stiamo facendo per rafforzare la coalizione in vista delle comunali del 2023”.

Una coalizione nella quale Proietti vede ancora utile la partecipazione e la presenza di Cittatrepuntozero; “continuiamo a pensare che debba esserci un fronte comune, per evitare di indebolire lo scenario progressista di fronte alla coalizione di centro destra. Noi crediamo che sia quella la strada giusta da percorrere. Se poi altri non lo credono, se ne assumeranno la responsabilità. Di certo – ha concluso Proietti – andare da soli non conviene a nessuno”.

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