La via Dell’Olio per scegliere il sindaco

Uomo di destra che si trova bene con il governo di sinistra: Nicola Dell'Olio fu tra i protagonisti della caduta del sindaco di Centrodestra a Ferentino. Ora è tra i fedelissimi del sindaco Pd. E per il futuro indica una rotta: quella dell'alleanza varata a novembre tra 5 civiche

Emiliano Papillo

Ipsa sua melior fama

Viene da destra, ha militato nel Movimento Sociale ed in Alleanza Nazionale. Oggi non ha tessera dopo lo strappo con i vertici provinciali di An nel 2001 a seguito della caduta del sindaco di  centrodestra a Ferentino, Roberto Valeri. Nicola Dell’Olio da capogruppo consiliare di An fu uno dei firmatari delle dimissioni di massa che fecero cadere il sindaco di centrodestra. Una scelta che ha spianato poi la via ai 20 anni di successivo centrosinistra.

Oggi malgrado la sua posizione di uomo di destra é fedelissimo del sindaco Antonio Pompeo del Pd. Nei fatti Nicola Dell’Olio, 62 anni dipendente Asl,  è consigliere comunale di maggioranza a Ferentino. Ma è indipendente dopo essersi candidato in “Patto Civico” la civica di Pio Riggi: primo dei non eletti è entrato in Aula a seguito delle dimissioni di Riggi.

Da capogruppo di An appose la firma sulle dimissioni in massa che fecero cadere il sindaco di centrodestra Roberto Valeri: da allora sono seguiti 20 anni di centrosinistra. Lo rifarebbe?

Fu una decisione molto sofferta, lo ricordo bene: oltre allo strappo con l’allora dirigenza provinciale di An, rappresentata da Alessandro Foglietta, quello che mi indusse alle dimissioni fu anche il rischio di dissesto finanziario che aleggiava sul Bilancio comunale di allora.

È entrato in Consiglio dopo le dimissioni di Pio Riggi: è vero che doveva fare l’assessore?

Questi erano gli accordi con il capolista: il primo dei non eletti avrebbe ricoperto il ruolo di assessore. Poi invece ci fu la decisione di Pio Riggi d’indicare un altro nome per motivi che, ancora oggi, non conosco. 

Antonio Pompeo e Nicola Dell’Olio
Da convinto uomo di destra ha sposato le idee del sindaco del Pd Antonio Pompeo. Com’è stato possibile?

Quando si consumò lo strappo con Alleanza Nazionale, decisi che avrei rappresentato in formazioni civiche chiunque mi avesse espresso il consenso elettorale. Lo decisi per non dover più sottostare a ‘ordini di Partito’. In Antonio Pompeo ho trovato la sintesi di quei valori, che per me sono alla base di un corretto e leale rapporto tra amministratori e cittadini. Inoltre Antonio possiede indiscusse capacità amministrative che uniscono forma e sostanza. 

In teoria mancano ancora due anni alle prossime amministrative ma Partiti e liste civiche sono già al lavoro. Dove si collocherà Nicola Dell Olio?

La mia scelta sarà la conclusione del percorso che abbiamo intrapreso con il patto delle cinque liste. Il progetto delle civiche che abbiamo avviato da alcune settimane rappresenta esattamente il giusto perimetro politico-amministrativo in cui operare. Quanto ai programmi, stiamo gettando le basi per linee condivise e obiettivi comuni. Insieme al sindaco Pompeo stiamo dando voce alle giovani risorse che vogliono avvicinarsi alla politica e intraprenderla in modo serio e responsabile. (Leggi qui: Cinque liste si alleano per scegliere il sindaco dopo Pompeo).

Tra le ipotesi in campo c’è la candidatura a sindaco di Piergianni Fiorletta sostenuto dalla civica Ferentino nel Cuore. Il suo ritorno come sindaco ha suscitato reazioni contrastanti.

Premesso che personalmente non ho nulla contro Vittori e la sua lista, ritengo che una figura come quella di Piergianni Fiorletta sia legata al passato. Lo dico sebbene io abbia avuto un ruolo di primo piano nella sua elezione a sindaco di Ferentino, dopo che aveva perso il confronto precedente. Insomma, oggi punterei senza dubbio sui giovani. 

Nicola Dell’Olio
Qual è il profilo ideale del futuro sindaco?

Non c’è un identikit. Ci sono, invece, tante cose da fare e progetti da mettere in campo per i quali stiamo lavorando e che, grazie al sindaco Pompeo, vedranno la luce nei prossimi mesi. Penso alla rotatoria di Ponte Grande, all’ampliamento del cimitero tanto per citarne alcune. Insomma: lavorare, lavorare e ancora lavorare per la città e per i suoi abitanti. Questa è la caratteristica fondamentale che deve avere chi aspira ad amministrare Ferentino.

Ha voluto fortemente la delega da consigliere allo Sport.Perché?

Nella nostra città sono rappresentate tante discipline sportive attraverso il lavoro e l’impegno quotidiano di numerose associazioni. Si va dal calcio al volley, dal basket al ciclismo, dal tennis tavolo al karate, dalle bocce alla ruzzola. Sport maggiori e minori che, grazie all’impegno dell’Amministrazione comunale hanno sempre trovato spazio e strutture adeguate. Sport significa stile di vita sano, occasione di crescita: per questo ho voluto seguire questo settore. Ritengo che lo sport sia uno dei sani principi da coltivare e trasmettere ai nostri ragazzi e continuerò a sostenerlo anche in futuro.