La vista acuta di Nicola Ottaviani

Foto: copyright Stefano Strani

Il sindaco di Frosinone ha capito da tempo che le dinamiche provinciali di Forza Italia sono destinate ad esplodere, così come l’unità del centrodestra. Mentre Fratelli d’Italia e Lega non lasceranno più spazi. Adesso i nodi stanno venendo al pettine.

Come volevasi dimostrare. Il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani ha ancora una volta visto lungo.

Perché il centrodestra, anche in provincia di Frosinone, appare una coalizione molto fragile. Le vicende politiche di Cassino dimostrano che tra Forza Italia e la Lega c’è un clima che definire di tregua armata è un piacevole eufemismo. (leggi qui A Cassino una Lega a trazione sinistra: Di Muccio è il coordinatore)

 

Mentre all’interno degli “azzurri” resta la posizione di sempre: il vicepresidente nazionale del Partito Antonio Tajani rappresenta un elemento di unità provvisorio, fino alle prossime europee. Poi si vedrà, perché la divaricazione tra nord e sud della provincia è enorme. Da una parte Mario Abbruzzese e Pasquale Ciacciarelli, dall’altra Adriano Piacentini, fortemente voluto dal coordinatore regionale Claudio Fazzone nel ruolo di commissario.

In questo momento sono tutti “fermi” per via delle elezioni per la presidenza della Provincia. Ma il 31 ottobre, chiuse le urne, inizierà non soltanto la conta dei voti ponderati. Ma anche, anzi soprattutto, la caccia ai “franchi tiratori”.

 

Quindi potrebbe succedere qualunque cosa. Nicola Ottaviani ha capito da tempo che non ci sono spazi per un rilancio vero del centrodestra. Sin da quando è rimasto isolato sulle vicende della tariffa idrica prima e dei rifiuto dopo.

Successivamente si è reso conto che i parlamentari di Fratelli d’Italia (Massimo Ruspandini) e della Lega (Francesco Zicchieri, Francesca Gerardi, Gianfranco Rufa) non intendono lasciare più gli stessi spazi di prima a Forza Italia.

 

Da qui la collocazione in un punto di osservazione. Continuerà a fare il sindaco di Frosinone, accelerando su tutto il panorama amministrativo. Sul piano politico il fronte dei moderati e degli amministratori cresce, così come cresce la fronda contro il cerchio magico che tiene politicamente ingabbiato Silvio Berlusconi.

Come dimostrano le dichiarazioni del governatore della Liguria Giovanni Toti. Nicola Ottaviani non è solo, anzi. Perciò ha iniziato lo sganciamento da un modo di condurre Forza Italia.