L’accordo non è valido. L’intesa raggiunta a Santo Stefano tra Forza Italia, Fratelli d’Italia e Noi con Salvini per le prossime elezioni comunali (leggi qui il precedente) è carta straccia. La firma del coordinatore provinciale di FdI Antonio Salvati sotto quell’intesa è nulla.
A sconfessarla è il responsabile Enti Locali di Fratelli d’Italia A.N. Daniele Maura. Per lui, il documento sottoscritto dal coordinatore provinciale di Forza Italia Pasquale Ciacciarelli, il commissario per le province del Lazio di ‘Noi con Salvini’ Umberto Fusco e Antonio Salvati è “un fantomatico accordo elettorale“.
Maura non lascia spazio a dubbi: “Chi ha nozioni di politica è sicuramente a conoscenza che gli accordi politici li stipulano e li siglano i dirigenti dopo averne discusso nel direttivo provinciale come peraltro ben riportato nell’articolo 18 dello statuto di Fratelli d’Italia A.N. che esplicitamente recita: il coordinamento provinciale approva i programmi elettorali e le lista per l’elezione nei territori di competenza proposte dai circoli territoriali; se ne deduce che l’unico organo deputato alla ratifica degli accordi, risulta essere il direttivo provinciale del Partito. Voglio evidenziare inoltre che io sono il responsabile del Partito per gli Enti Locali e non ne sapevo nulla di tale accordo e che tale punto mai è stato all’ordine del direttivo provinciale. Pertanto se ne deduce che pur se sottoscritto da Salvati, l’accordo è stato firmato a puro titolo personale e non ha alcun effetto, in quanto non ratificato nel direttivo provinciale come obbligatoriamente richiesto dallo statuto.
Il problema è politico? No. Perché il responsabile Enti Locali sottolinea che “Auspichiamo che si arrivi ad un accordo unitario tra tutte le anime del centrodestra ed aperto anche a liste civiche ma mai ci faremo imporre accordi da altri partiti“.
Il problema è interno. In Fratelli d’Italia la posizione di Antonio Salvati è in discussione (leggi qui il precedente) e fino a questo momento il fronte che si riconosce nelle posizioni di Massimo Ruspandini ha evitato lo scontro frontale. Ma non accetta di andare a rimorchio di un leader con non riconosce. Perché – per usare la parole di Maura – “mai accetteremo che vengano sottoscritti accordi dall’alto senza alcun rispetto degli organi di partito e della base dello stesso.