L’affondo Ciacciarelli: «Costanzo, Cinelli, De Angelis non titolati per fare crisi»

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

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Il siluro lo lancia Pasquale Ciacciarelli: «Il segretario provinciale del Pd Simone Costanzo, capogruppo provinciale Antonio Cinelli, il presidente dell’Asi Francesco De Angelis non sono titolati a chiedere la rottura del patto di governo con Forza Italia in Provincia. Loro hanno sostenuto un candidato presidente che le elezioni le ha perse: se hanno la memoria corta gli ricordo che hanno votato per Enrico Pittiglio. Noi siamo quelli che hanno vinto le elezioni sostenendo la lista civica in cui era candidato Antonio Pompeo. Noi abbiamo vinto ed il nostro patto di governo con il presidente Pompeo intendiamo rispettarlo».

L’affondo del coordinatore di Forza Italia arriva quando i lavori del coordinamento provinciale di Forza Italia sono nel momento più caldo. I primi due temi sono filati lisci come l’olio. Il primo, il tesseramento: «Bisogna spingere e fare più tessere». Il secondo, le elezioni comunali: «Ad Alatri verrà schierata una lista con il simbolo di Partito a sostegno del candidato Antonello Iannarilli. a Sora si andrà con una lista civica chiamata Forza Civica per Sora in appoggio a Roberto De Donatis, a Cassino viene confermata la scelta della lista di Partito a sostegno di Carlo Maria D’Alessandro» .

Tutto tranquillo fino dall’inizio. I lavori sono iniziati alle 19.30 quando è arrivato da Cassino il presidente della commissione Riforme della Regione Lazio Mario Abbruzzese, presenti i consiglieri provinciali Danilo Magliocchetti e Gianluca Quadrini; assenti il consigliere provinciale Vittorio Di Carlo ed il responsabile regionale del settore Industria Silvio Ferraguti ma entrambi avevano annunciato di avere impegni di lavoro.

Il coordinatore apre i lavori ed introduce i primi due temi.

Poi iniziano le scintille. Poca roba. Si innescano tra il capogruppo al Comune di Frosinone Adriano Piacentini ed il consigliere d’amministrazione del consorzio industriale Asi Luca Sellari. Piacentini glielo aveva mandato a dire nei giorni scorsi: non può stare all’Asi in quota Forza Italia (leggi qui il precedente) senza averne più le condizioni politiche (Sellari è stato sfiduciato dal suo gruppo civico comunale, il posto all’Asi gli era stato garantito per blindare la maggioranza del sindaco Nicola Ottaviani). La risposta era arrivata sempre a mezzo stampa: «Non devo rendere conto al Partito delle mie cene con iscritti al Pd» (leggi qui il precedente). Tra i due si accende la miccia ma non prende fuoco più di tanto: tutti aspettano il tema centrale della riunione: l’incendio acceso dall’ex coordinatore Adriano Roma invitando il presidente della Provincia Antonio Pompeo a dimettersi (leggi qui il precedente).

Roma non vuole che questa volta ci siano fraintendimenti e si presenta con un documento scritto che lascia al Coordinamento: ha iniziato a scriverlo martedì scorso alle 14:02 ed ha fatto l’ultima revisione mercoledì intorno alle 16.10, circa tre ore prima di stamparlo e consegnarlo; 3 pagine, 46 paragrafi, 1256 parole. Ha riassunto i fatti e li ha messi in ordine cronologico, riportando date ed orari: il capogruppo Pd Antonio Cinelli che il 3 marzo dichiara alla trasmissione A Porte Aperte su Teleuniverso : «Con Forza Italia in Provincia andremo ad un chiarimento, anche perché non conviene né a Forza Italia né al Partito Democratico questa che qualcuno chiama ammucchiata a livello provinciale. Vedere governare insieme Partiti che invece sono alternativi non è positivo, crea confusione” (leggi qui il resoconto della puntata); Francesco De Angelis che su Alessioporcu.it il 9 marzo dichiara: «Che fine deve fare l’alleanza con Forza Italia? Il congresso è servito anche a discutere di alcuni nodi tra cui la politica delle alleanze. Il PD è la casa del centrosinistra e l’orizzonte è l’alleanza che governa il Paese». (leggi qui le dichiarazioni di Francesco De Angelis); il Segretario Provinciale del Partito Democratico Simone Costanzo che il 10 marzo conferma su A Porte Aperte:«Abbiamo già detto al presidente Antonio Pompeo che il nostro orizzonte è ricreare il Centrosinistra all’amministrazione provinciale. (…) Noi e Forza Italia siamo due cose diverse. Governare tutti insieme potrebbe far pensare all’elettore che siamo tutti uguali. E non è così».  (leggi qui il resoconto della puntata).

Roma attacca: «Qui c’è un paradosso: i nostri 3 Consiglieri provinciali l’altro giorno hanno firmato un documento di sostegno al presidente Pompeo insieme al capogruppo  Pd Antonio Cinelli, sottoscrivendo così una nota  sulla tenuta della maggioranza in provincia insieme a colui che è stato il primo del PD ad affermare che Forza Italia invece dovesse essere estromessa. E poi ve la prendete con me?»

Sul capitolo delle rivelazioni ad orologeria, con cui invitava Pompeo a dimettersi: «Faccio notare che: non ho mai minacciato querele, ho solo annunciato la mia intenzione di rivelare pubblicamente un fatto che avrebbe costretto il presidente Pompeo a dimettersi. E cioè quello che poi ha pubblicamente rivelato il vice presidente Amata durante la trasmissione A Porte Aperte. (leggi qui il precedente) Le querele sono inventate di sana pianta da esponenti del PD e qualcuno di Forza Italia».

Gianluca Quadrini si sente punto nel vivo e reagisce: «Non ho attaccato te, ce l’avevo con chi scrive fregnacce sui blog». (Per le fregnacce che invece dice Gianluca Quadrini, questo blog ha aperto una sezione chiamata Quadrineide, in basso a destra).

Il presidente del Consiglio provinciale Danilo Magliocchetti fa notare che però le dichiarazioni sono state «quanto meno inopportune: perché rappresentano una posizione politica di un ex coordinatore provinciale ed ex consigliere regionale, quindi sarebbe stato più opportuno che venissero concordate con il Coordinamento. Soprattutto perchè i rapporti con il presidente Pompeo sono buoni e reciprocamente leali».

Nessuno attacca Adriano Roma, Mario Abbruzzese ha fatto un giro con l’estintore in mano prima che iniziassero i lavori per evitare che si accendessero focolai.

E’ qui che arriva l’affondo del coordinatore Ciacciarelli. In due tempi: prima la posizione ufficiale per il verbale: «La posizione espressa da Adriano Roma è personale, nulla ha che fare con coordinamento, che è il luogo dove si prendono gli accordi». Poi ad Alessioporcu.it dichiara: «Il segretario provinciale del Pd Simone Costanzo, capogruppo provinciale Antonio Cinelli, il presidente dell’Asi Francesco De Angelis non sono titolati a chiedere la rottura del patto di governo con Forza Italia in Provincia. Loro hanno sostenuto un candidato presidente che le elezioni le ha perse: se hanno la memoria corta gli ricordo che hanno votato per Enrico Pittiglio. Noi siamo quelli che hanno vinto le elezioni sostenendo la lista civica in cui era candidato Antonio Pompeo. Noi abbiamo vinto ed il nostro patto di governo con il presidente Pompeo intendiamo rispettarlo». Lo conferma di lì a poco al Coordinamento, mentre i lavori proseguono ancora per una buona mezzora. ma il nocciolo politico è quello.

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