L’allergia della Lega per il sindaco Ottaviani. E viceversa

Come sindaco di Frosinone è fortissimo e non si deve preoccupare di un’opposizione frammentata e lacerata. Ottaviani ha una maggioranza solida, ma deve fare i conti con l’ostilità del Carroccio, il suo stesso Partito. Le manovre di Zicchieri dietro le quinte.

Come sindaco era forte prima della pandemia e lo è ancora di più adesso. Ma Nicola Ottaviani continua ad avere un rapporto molto tormentato con la Lega, Partito al quale ha aderito più di un anno fa. Il “peccato originale” sta proprio nel momento dell’adesione, quando Ottaviani mostra il cartello di Movimento Italia, il suo movimento. Poche settimane dopo, nel giorno stesso della presentazione, quell’esperienza finisce sul nascere. Era stato Francesco Zicchieri, parlamentare e coordinatore regionale, a pretendere che venisse archiviato. «La Lega è una sola», aveva ripetuto.

Nicola Ottaviani con Francesco Zicchieri

Ottaviani ha davanti gli ultimi due anni del secondo mandato da sindaco. Non è uno che coinvolge i Partiti, anzi ha sempre puntato su coalizioni molto vaste e caratterizzate da liste civiche. Non ha mai avuto problemi dal 2012 ad oggi, né in giunta né in consiglio comunale. In questo momento ha una maggioranza molto ampia e cosa, che lo blinda in ogni occasione. Tranne il suo gruppo, la Lega. Rimasta in silenzio anche nei giorni scorsi, quando si è verificato l’attacco del Pd nei confronti di Ottaviani. I gruppi della maggioranza, gli altri gruppi, rispondono politicamente a Ottaviani. Il Carroccio no.

L’opposizione divisa

Non deve preoccuparsi dell’opposizione il sindaco Nicola Ottaviani. Un’opposizione che avrebbe il suo fulcro nel Partito Democratico, lacerato all’interno del proprio gruppo: da una parte il capogruppo Angelo Pizzutelli, dall’altra il consigliere provinciale Alessandra Sardellitti. Mentre Fabrizio Cristofari, come capo della lista civica che porta il suo nome, ha una posizione autonoma. Rimarcata pure nei comunicati stampa ufficiali.

Nella Lista Cristofari c’è anche Vincenzo Savo, consigliere provinciale del Pd. Ma non comunale.

Norberto Venturi, infine, ha una posizione sua, diversa da quella degli altri. Anche se più vicina a quella della Sardellitti. Per il resto ci sono i Cinque Stelle, poi c’è Stefano Pizzutelli (Frosinone in Comune), quindii Socialisti (Massimo Calicchia) e poi esponenti indipendenti e civici al tempo stesso (Fabiana Scasseddu, Daniele Riggi, Vittorio Vitali). In queste condizioni l’opposizione oltre la presenza non può andare.

L’unica opposizione, la Lega

Nicola Ottaviani

L’unico elemento di contrapposizione resta quello tra Nicola Ottaviani e il gruppo della Lega.

Politicamente ostile al sindaco è Carlo Gagliardi, da sempre. Ma da qualche tempo anche Domenico Fagiolo (il capogruppo) e Sara Bruni si mettono di traverso. Tutti e tre fanno riferimento all’onorevole Francesca Gerardi, coordinatore provinciale del Partito. La quale si è guardata bene dallo schierarsi con Ottaviani nello scontro interno.

In realtà a dare le indicazioni politiche è sempre lui, il deputato e coordinatore regionale Francesco Zicchieri. L’unico fino ad oggi che sia stato capace di dare un assetto stabile nel Lazio ad una Lega che storicamente nella Regione di Roma era poco più d’un insieme di bande. Zicchieri rimarca sempre come Ottaviani sia un ottimo sindaco. Per dire in realtà che difficilmente avrà la candidatura parlamentare. Il terreno di scontro è questo.

Negli ultimi due anni di mandato Ottaviani potrà caratterizzare ancora di più la sua maggioranza. In modo che per il “dopo di lui” il centrodestra non possa vincere senza di lui.

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