L’Altra Italia, la sfida per il Colle e il patto dei due Matteo

Foto © Benvegnu' Guaitoli / Imagoeconomica

Silvio Berlusconi ha registrato il marchio del nuovo soggetto politico, con il quale proverà a candidarsi per la presidenza della Repubblica, dove potrebbe rinnovare l’eterna sfida con Romano Prodi. Ma intanto Salvini e Renzi potrebbero convergere su Mario Draghi al Quirinale. E’ questa la vera partita dietro le quinte.

Altra Italia è stata registrata presso l‘Ufficio brevetti e marchi del Ministero perlo Sviluppo Economico. Ne dà notizia il quotidiano Libero. Scrivendo: “La dicitura si trova nel database del ministero dello Sviluppo economico dalla fine del mese scorso. A depositare il nome (ma non ancora il simbolo) in qualità di “rappresentante legale” per conto del Cav, è stata la deputata-avvocato Cristina Rossello, commissario azzurro di Milano-Grande Città e legale che ha seguito l’ ex premier nella causa di divorzio“.

Luigi Brugnaro sindaco di Venezia

L’indirizzo preciso nel capoluogo lombardo, riferisce l’agenzia AdnKronos, è via San Tomaso, 10. L’obiettivo berlusconiano è quello di andarsi a riprendere tutti i voti persi in questi anni, soprattutto gli elettori che sono finiti nel limbo dell’ astensionismo. L’Altra Italia guarda con grande interesse “alle esperienze civiche che si sono imposte con successo negli ultimi anni“. L’intenzione è di coinvolgere vari sindaci, come per esempio quello di Venezia Luigi Brugnaro, con cui il Cav ha avuto un colloquio nel corso dell’ ultima convention del Partito a Milano.

Anche il voto recente dell’Umbria ha spinto Berlusconi a rompere gli indugi. Forza Italia è andata male, ma tutte le civiche di area hanno ben figurato. E questo ha dimostrato al Cavaliere che, da sola, FI non basta più a rappresentare l’ area dei moderati.

Come AlessioPorcu.it (ci siamo stancati di dire) aveva raccontato un anno fa, esponendo per filo e per segno il progetto dell’Altra Italia, che doveva essere presentato a Frosinone da Antonio Tajani e Nicola Ottaviani in una conferenza stampa agostana all’hotel Astor di Frosinone. Poi il colpo di mano nella notte, probabilmente organizzato dal “cerchio magico” del Cavaliere. Se ci fosse un minimo di onestà intellettuale, oggi da Forza Italia dovrebbero corrispondere i diritti di autore al sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani, nel frattempo passato alla Lega. (Qui trovi i precedenti: L’Altra Italia, Tajani la battezza all’Astor e Berlusconi la benedice a Fiuggi; Forza Italia addio: nasce L’Altra Italia di Berlusconi e parte da Frosinone; Silvio fonda un Partito per far rabbia a Salvini; Contrordine compagni, Berlusconi non fa più il nuovo Partito).

Romano Prodi © AdnKronos

Ma il punto politico ora è un altro. Attraverso l’Altra Italia Berlusconi punta ad alzare la percentuale di consensi che fanno riferimento a lui e l’obiettivo potrebbe essere quello della corsa al Quirinale fra tre anni.

Giovanni Toti (Cambiamo) ha detto che Berlusconi è l’unico del centrodestra che può concorrere per il Colle. E forse è proprio questa la prospettiva che ha convinto Berlusconi alla sterzata “pro Salvini” di piazza San Giovanni. La corsa alla presidenza della Repubblica è già iniziata. Nel Pd i nomi forti sono due: Romano Prodi e Walter Veltroni. Entrambi i nomi hanno fatto saltare dalla sedia Matteo Renzi.

Secondo autorevoli indiscrezioni potrebbe scattare un patto fra i due Matteo (Renzi e Salvini) per eleggere al Quirinale Mario Draghi. Infatti il leader della Lega ha risposto “perché no?” alla domanda di Mario Giordano sull’ipotesi dell’ex Governatore della Bce al Colle. E ha risposto in inglese. Questo però significherebbe completare questa legislatura. A Renzi va benissimo. Ma a Salvini perché dovrebbe star bene?