L’altro sondaggio, quello più scomodo: Pd a soli tre punti dalla Lega

La rilevazione Ixé per Carta Bianca: continua l’erosione del Carroccio. I Democrat si avvicinano. Conte traina il gradimento del Governo. Frana Matteo Renzi.

L’altro sondaggio è quello di Ixé, realizzato ogni settimana per la trasmissione CartaBianca, diretta da Bianca Berlinguer. È un sondaggio “scomodo”, che però è sulla scrivania di tutti i leader politici e i capitani di industria del Paese. Perché spesso ci coglie. E anche bene. (leggi qui tutto il sondaggio)

Gli orientamenti di voto questa settimana vedono confermato l’arretramento della Lega, attestata al 25,9% (era al 26%). Secondo questa rilevazione il Pd è ormai a soli tre punti dal Carroccio: 22,9% (era al 22,6%). Guadagna qualche decimo di punto anche il Movimento 5 Stelle, salendo al 16,4% dal 16. Poi Fratelli d’Italia al 12,5% (in aumento), Forza Italia (in risalita) al 7,7%. Dietro ci sono la Sinistra, al 3,6%, ed Europa Verde al 2,1%. Per Ixè Italia Viva non sfonda, anzi: il movimento di Matteo Renzi viene stimato all’1,9%, in calo di uno 0,1% in una settimana.

Bianca Berlinguer nello studio Rai di Cartabianca

Scrive l’Huffington Post: «Nel complesso l’area di Governo ha recuperato un punto rispetto al sondaggio di due settimane fa, non tanto per effetto di una crescita del gradimento dei singoli leader di partito, quanto per il traino del Presidente del Consiglio Conte, la cui fiducia ha raggiunto il 60%, segnando un balzo di 20 punti dall’inizio dell’emergenza. Proprio sulla gestione dell’emergenza il Governo ha guadagnato consenso: la fiducia nell’esecutivo è passata, infatti, dal 35% di febbraio all’attuale 56%. Scende però nell’area di governo Italia Viva che passa all’1,9% dal 2% mentre la Sinistra sale al 3,6% dal 3,5%».

A trainare il gradimento del Governo è soprattutto la fiducia nel premier Giuseppe Conte che in due settimane cresce ancora: dal 57% al 60% per cento con un balzo di 20 punti da inizio emergenza. Seguono, nella classifica dei leader: Giorgia Meloni (38%), Matteo Salvini (33%), Nicola Zingaretti (30%), Luigi Di Maio (26%), Silvio Berlusconi (23%), Matteo Renzi (11%).

Per quanto riguarda la situazione di emergenza, osserva l’istituto presieduto da Robert Weber, le preoccupazioni degli italiani «si stanno spostando sul tema economico».

Il presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte

Questa l’analisi: «In particolare siamo nelle settimane decisive per le misure che saranno prese a livello europeo. Se l’operato governativo sul fronte economico dell’emergenza non riesce a convincere la maggioranza dei cittadini (era il 52% due settimane fa, ora è sceso al 46%), si registra tuttavia un amplissimo credito rispetto alla capacità del governo di portare a casa un sostegno economico dall’Europa (ne è convinto il 60% degli intervistati).

Sul tanto contestato Mes, il fondo salva-Stati che i leader vorrebbero rendere disponibile senza condizionalità e che viene osteggiato dal Movimento 5 Stelle, il 49% degli intervistati si dice a favore dell’uso per motivi sanitari e il 31% contrario. Duro il giudizio sull’Europa: dal 7 aprile scorso la fiducia nell’Unione europea è crollata dal 36 al 28% (era al 45% nel 2018)».