L’ambizione di mettere fine all’Homo Eroticus

Senza ricevuta di ritorno. La raccomandata del direttore su un fatto del giorno. La condanna al tifoso che molestò una giornalista in diretta tv. Inutile. Interessante l'obbligo di seguire corsi di recupero. Il rischio è che finisca come profetizzò il generale De Gaulle

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

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Homo Eroticus è un film del 1971 diretto da Mario Vicario ed inserito nel filone della commedia erotica all’italiana. Di cui fu massimo interprete Lando Buzzanca, scomparso nei giorni scorsi.

Film che molti considerano un sottogenere: in effetti non avevano molti di artistico ed avevano molto poco di impegnato; il massimo dell’attrazione erano le scene di nudo che erano un’assoluta novità. 

Homo Eroticus, foto di scena

In realtà fotografavano un’epoca. Proponevano modelli maschili e femminili nel pieno della rivoluzione sessuale di quel periodo. In pratica, uomini cacciatori e donne disinibite impegnate a liberarsi del conformismo degli anni precedenti, quasi imitando le libertà scandinave in una terra puritana e quasi vittoriana.

Quei modelli hanno continuato a condizionare le generazioni successive. In negativo. Non comprendendo che quelle dei film della commedia sexy all’italiana erano delle parodie, delle icone.

Purtroppo, ancora oggi, per molti maschi, il modo minimo di essere è quello di cinquant’anni fa: che considera le donne come prede da cacciare, tacche da aggiungere alla cinta dopo avere rimesso i pantaloni; poco spazio al sentimento e tutta sostanza. Fisica. 

Il problema è che una parte del mondo femminile si è adeguata a questo standard. Assecondandolo. Cercando anche di superarlo: in sfrontatezza. Sia chiaro: non è sempre. Non è tutto. Ma c’è una buona fetta che è così. 

Lando Buzzanca (Foto Carlo Carino © Imagoeconomica)

Proprio per questo è del tutto inutile la condanna a 1 anno e 6 mesi inflitta al tifoso che molestò una giornalista mentre era in diretta su una tv toscana. Inutili anche 15 mila euro di risarcimento. Interessante invece l’obbligo di seguire un percorso di recupero. Forse è la cosa più intelligente.

Andrebbe esteso ad intere generazioni di maschietti. Per fargli capire che Homo Eroticus, Merlo Maschio e Soldatesse varie, erano solo film.

Ma forse il rischio è che avesse ragione il generale Charles De Gaulle, al quale un francese poco contento della sua vena diplomatica post bellica, grido “Mon general, morte agli imbecilli”. La risposta fu: “Signore, il suo programma è troppo ambizioso”.

Senza Ricevuta di Ritorno

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