L’anatema dei Vescovi isola il Governo Conte

La durissima presa di posizione della Conferenza episcopale italiana scava un solco con la maggioranza che sostiene il premier e con il comitato scientifico. L’uso di parole come “esige” e “arbitrariamente”. Pd preoccupato.

La frattura con la Chiesa, Giuseppe Conte non l’aveva messa in conto e proprio per questo la preoccupazione all’interno del Partito Democratico è evidente. La Conferenza Episcopale Italiana ha attaccato frontalmente il Governo presieduto da Giuseppe Conte pochi minuti dopo la conclusione dell’ennesima conferenza stampa. Lo ha fatto con un documento che non lascia adito ad interpretazioni diverse. La Cei ha scritto: «I vescovi italiani non possono accettare di vedere compromesso l’esercizio della libertà di culto. Dovrebbe essere chiaro a tutti che l’impegno al servizio verso i poveri, così significativo in questa emergenza, nasce da una fede che deve potersi nutrire alle sue sorgenti, in particolare la vita sacramentale».

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte con il presidente della Conferenza Episcopale Italiana Gualtiero Bassetti Foto © Filippo Attili / Imagoeconomica

Proseguendo: «Finora la Chiesa ha accettato, con sofferenza e senso di responsabilità, le limitazioni governative assunte per far fronte all’emergenza sanitaria. Un’interlocuzione nel corso della quale più volte si è sottolineato in maniera esplicita che – nel momento in cui vengano ridotte le limitazioni assunte per far fronte alla pandemia – la Chiesa esige di poter riprendere la sua azione pastorale».

La Chiesa non usa neppure una virgola a caso. “Esige”: se molte attività riprendono in sicurezza («nel momento in cui vengano ridotte le limitazioni assunte per far fronte alla pandemia»), perché la Chiesa no?

Ancora: «Dopo queste settimane di negoziato che hanno visto la Cei presentare Orientamenti e Protocolli con cui affrontare una fase transitoria nel pieno rispetto di tutte le norme sanitarie, il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri varato esclude arbitrariamente la possibilità di celebrare la Messa con il popolo». Altro termine soppesato ed evidenziato: “arbitrariamente”.

Papa Francesco concede indulgenza plenaria © Livio Anticoli / Imagoeconomica

Alla Presidenza del Consiglio e al comitato tecnico-scientifico la Cei «richiama il dovere di distinguere tra la loro responsabilità, cioè dare indicazioni precise di carattere sanitario, e quella della Chiesa, chiamata a organizzare la vita della comunità cristiana nel rispetto delle misure disposte, ma nella pienezza della propria autonomia».

L’attacco è a Conte, ma anche al comitato scientifico. La Conferenza Episcopale Italiana non è il Papa. Ha da sempre una posizione autonoma, forte e indipendente. E da sempre guarda e giudica l’operato della politica. C’è la frattura con un intero mondo, tutto quello che sostiene e supporta l’attività governativa del presidente del consiglio. Giuseppe Conte è sempre più schiacciato sulle posizioni del Movimento Cinque Stelle e dei vari comitati tecnici e scientifici. Ma la presa di distanza dei Vescovi italiani rischia di pesare moltissimo in prospettiva. I Democrat lo hanno capito subito. E infatti sono preoccupati.