L’Anno Santo mette a disposizione mezzo miliardo

Frosinone è stata inserita in una delle misure che in vista del Giubileo 2025 mettono a disposizione 500 milioni di euro. Chi può usufruirne. Per fare cosa. Entro quando

Roberta Di Domenico

Spifferi frusinati

Mezzo miliardo di euro ai quali la città di Frosinone e la sua provincia potranno andare a ‘bussare’. Sono i fondi per la realizzazione del Programma Caput Mundi, finanziato dal Pnrr. È il segmento che mira a valorizzare il patrimonio archeologico, turistico e culturale di Roma e del Lazio, creando nuovi percorsi turistici. L’obiettivo finale detto in termini burocratici è quello di favorire la fruizione dei luoghi o monumenti “minori”. In termini concreti: l’obiettivo è riqualificare, restaurare e migliorare la qualità e la fruibilità di 193 siti ed edifici del patrimonio culturale di Roma e delle province del Lazio, in vista del Giubileo 2025.

Frosinone capoluogo e la sua provincia ci stanno. In pieno. Il bersaglio è la procedura AQ 2 Riqualificazione e restauro del patrimonio culturale della città di Roma e Frosinone” per le categorie di opere (OG2 – OS2A). Vale quasi 137,8 milioni di euro ed è suddivisa in 4 lotti.

Per la gestione dei Fondi del Giubileo, Invitalia è la Centrale di Committenza per conto del Commissario Straordinario di Governo delegato dal Ministro del Turismo.

Le opportunità per Frosinone

La cattedrale di Frosinone

Quali sono gli interventi che ricadono nelle due categorie che riguardano Frosinone e la Ciociaria? Per capirlo bisogna decifrare le sigle.

OG2 è la categoria che prevede il monitoraggio, manutenzione e restauro beni culturali immobili.

OS2A invece è la categoria del programma nella quale si prevede il monitoraggio, manutenzione e restauro beni culturali mobili, superfici decorate dell’architettura, materiali storicizzati di beni immobili.

Tutti i lotti sono stati suddivisi in 4 sub-lotti relativi alle diverse prestazioni necessarie alla realizzazione delle opere: servizi tecnici, servizi di verifica della progettazione, lavori e servizi di collaudo.

Il bando è appositamente dedicato a Roma e Frosinone. Il Ministero del Turismo è stato individuato come Amministrazione centrale titolare del Programma Caput mundi. E tra i soggetti beneficiari è indicata la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le province di Latina e Frosinone. Le procedure si inseriscono nel maxi-piano per la riqualificazione dei luoghi di interesse per il Giubileo, per l’accoglienza e lo svolgimento dell’evento nel 2025.

Per presentare le offerte c’è tempo fino al 19 aprile 2023.

Cosa si può realizzare per il Giubileo

Il chiostro di Montecassino (Foto: Michele Di Lonardo)

Il bando in particolare prevede finanziamenti per una serie di attività, da realizzare entro il 31 dicembre 2024. Quali? Innanzitutto valorizzazione, messa in sicurezza, consolidamento antisismico e restauro di luoghi ed edifici di interesse storico e di percorsi archeologici. Poi le attività con cui incrementare l’offerta culturale nelle periferie per promuovere l’inclusione sociale: se chi sta in periferia non può andare nei luoghi d’arte bisogna fare in modo che sia l’arte ad andare da loro.

Ma bisogna fare in modo che tutto sia più fruibile, a portata di mano e comprensibile: per questo ci sono fondi per la digitalizzazione dei servizi culturali e sviluppo di app per i turisti. Ma anche per interventi su parchi, giardini storici, ville e fontane; per la riqualificazione dei siti nelle aree periferiche.

Spetta dunque alla città di Frosinone e all’intero territorio provinciale individuare quali possono essere i luoghi da valorizzare. E sul territorio non mancano.

La Certosa di Trisulti nella nebbia (Foto Luce61)

In provincia di Frosinone esistono ben quattro abbazie e due di loro sono di interesse nazionale: Montecassino è stata il faro della cultura occidentale grazie ai suoi amanuensi che hanno salvato dalla distruzione i testi dei filosofi greci sui quali è basata molta parte del nostro pensiero moderno; la certosa Trisulti possiede una biblioteca tutelata dal Ministero dei Beni Culturali che lo scorso anno ha evitato diventasse il centro di formazione del Sovranismo mondiale. A loro si aggiungono Casamari e l’abbazia di San Domenico a Sora.

Ci sono poi ben otto esempi di acropoli e città ciclopiche, con le acropoli di Alatri, Civitavecchia di Arpino, Ferentino, Atina Potens, l’antica Anagnia e Veroli.

Esistono ben quattro centri storici riconosciuti nell’elenco dei Borghi più belli d’Italia: Atina, Boville Ernica, Castro dei Volsci e Pico. Tutti centri che possono usufruire del progetto e dei suoi fondi.

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