L’apertura di Quadrini e il silenzio “che non tace” di Piacentini

Foto: © Giornalisti Indipendenti

Dopo il 26 maggio, comunque vada, in Forza Italia si aprirà una fase nuova. Il coordinatore regionale ha sempre stimato il presidente del consiglio comunale di Frosinone che, a differenza di Ottaviani, alla Lega non ha aderito. Ecco perché potrebbe succedere di tutto. Perfino che…

Preferisce non sbilanciarsi in dichiarazioni ufficiali, soprattutto in un momento come questo, dove l’intero dibattito della politica nazionale e locale verte su slogan e su posizionamenti in attesa che il 26 maggio dica come stanno le cose e quali saranno le strategie del futuro. Ma l’apertura del vicecoordinatore regionale di Forza Italia (con delega alla provincia di Frosinone) Gianluca Quadrini non è passata inosservata. Adriano Piacentini ha annotato tutto e rifletterà sul da farsi.

D’altronde lui di Forza Italia è stato commissario e coordinatore provinciale fino a qualche mese fa, quando poi l’area di Mario Abbruzzese Pasquale Ciacciarelli decise di accelerare, celebrando il congresso ed eleggendo Tommaso Ciccone. Neppure un ringraziamento a Piacentini, che pure aveva guidato il Partito in un anno durissimo, contribuendo a ricucire situazioni complicate. Come quella di Anagni. O della candidatura alla presidenza della Provincia di Tommaso Ciccone, quando serviva mantenere unito il centrodestra in ogni caso.

Gianluca Quadrini lo ha ringraziato. Subito. Pochi minuti dopo avere ricevuto mia nomina. (leggi qui Gianluca Quadrini torna in Forza Italia: è il vice coordinatore del Lazio) Anche lui, come Adriano Piacentini, è stato nominato su input diretto del senatore Claudio Fazzone, coordinatore regionale di Forza Italia. Il quale, come tutti, sta aspettando il 26 maggio.

È vero: sostiene il sindaco di Fondi Salvatore De Meo, ma in un’ottica di voti al Partito, anche per aumentare quelli di Antonio Tajani, presidente del Parlamento europeo e numero due di Forza Italia.

Fazzone sta giocando la sua partita, ma non “contro” Tajani. Il fatto è che i tempi d’oro per gli “azzurri” appaiono finiti. Non ci sono più i fiumi di preferenze e le percentuali ai massimi storici. E’ per questo che da un lato occorre tenere la linea del fronte e dall’altro pensare al futuro.

Claudio Fazzone ha mantenuto i rapporti con Adriano Piacentini. Come del resto con Nicola Ottaviani. Li stima. Tanto. Ma se Ottaviani in questo momento sta giocando la sua partita nella Lega, Adriano Piacentini no. Da Forza Italia non è mai ufficialmente uscito. Certo ha sganciato dei “siluri”: nei confronti di Antonio Tajani, di Mario Abbruzzese, di Pasquale Ciacciarelli, di Danilo Magliocchetti. Ha rimarcato silenzi, visiono cassino-centriche, assenza di riconoscimento del proprio ruolo.

L’apertura di Gianluca Quadrini non lo ha lasciato indifferente, perché proviene anche e soprattutto da Claudio Fazzone. Bisognerà aspettare il 26 maggio. Poi tutti tireranno le somme. Anche Adriano Piacentini.

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