Lassù, dove osano i… canarini

La vittoria a Venezia ha lanciato il Frosinone ad un passo dalla vetta occupata dalla sorpresa-Ternana. A quota 18 i tifosi sognano e si preparano al big-match di sabato col Bari allo “Stirpe”. La squadra di Grosso finalmente concreta

Alessandro Salines

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Grosso e i suoi boys molto probabilmente si schermiranno affermando di non guardare ancora la classifica. Scaramanzia? Pretattica? Strategia comunicativa? O un’innocente bugia? Chissà. Di sicuro c’è che la vittoria di Venezia e i risultati maturati in questa nona giornata hanno regalato al Frosinone una graduatoria davvero bella. Secondo posto ad 1 lunghezza dalla vetta occupata dalla Ternana: chi se l’aspettava alla nona giornata? Dopo una notte da regina, dunque, la squadra di Grosso è stata scavalcata soltanto dagli umbri.

Insomma il ritorno alla vittoria in trasferta non ha scacciato soltanto i fantasmi delle gare esterne ma ha lanciato i canarini in alto valorizzando l’ottimo lavoro che sta svolgendo Grosso e la squadra. E sabato prossimo la sfida col Bari avrà un grande valore sia per il campionato che per il percorso di crescita della truppa giallazzurra.

Il Frosinone vola, la sorpresa Ternana

Antony Iannarilli, portiere ciociaro della neo capolista Ternana

E’ stata una nona giornata ricca di novità come il cambio al vertice. Ko le 2 ormai ex capoliste Reggina e Bari (prima sconfitta), è balzata in testa la rivelazione Ternana (3-2 a Benevento, quinta vittoria di fila) con il Frosinone ed il Genoa che sono salite al secondo posto a quota 18 insieme anche a Reggina e Bari. Un ribaltone che conferma l’equilibrio del campionato che ormai è una costante in Serie B. Sette formazioni in altrettanti punti sono un dato più che significativo.

Una classifica fluida che premia un Frosinone che conquista la seconda vittoria di fila e non conosce mezze misure (6 vittorie, 3 sconfitte e nessun pareggio). Un successo importante al di là della classifica. Che moltiplica fiducia e certezze. E sfata il tabù delle partite esterne (3 ko di fila) e scaccia via qualche ombra.

“Alcuni dettagli non ci hanno permesso di raccogliere risultati al termine di grandi prestazioni – ha detto Fabio Grosso – Era importante tirare fuori una prestazione di livello, come mettere da parte quelle parole che potevano sembrare alibi. Diciamo anche che siamo stati agevolati dal fatto che loro sono rimasti in 10 uomini”.

Quattro punti in più rispetto alla stagione scorsa

Il portiere Stefano Turati

Che il Frosinone stia disputando un campionato di livello lo conferma anche il rendimento rispetto ad un anno fa. Lucioni e soci hanno 4 punti in più, +3 reti segnate ed 1 gol in meno subito. Insomma una crescita evidente frutto anche della continuità data al lavoro di Fabio Grosso. Se si confrontano poi le 2 classifiche alla nona giornate si può notare come nel torneo passato solo una squadra aveva superato quota 18, ovvero il Pisa che con 20 punti era al comando della classifica.

Le promosse dirette (Lecce e Cremonese) erano a 16 dopo la nona giornata. Dati che sono sicuramente parziali ma qualche indicazione la forniscono. E soprattutto fanno sognare i tifosi che sperano in un epilogo diverso a quello della scorsa stagione quando i playoff sono sfumati per un soffio.   

Meno bello ma concreto e vincente

Fabio Grosso, tecnico del Frosinone

Paradossalmente al “Penzo” il Frosinone non ha giocato la sua miglior gara in trasferta. Soprattutto nel primo tempo. Ma ha avuto il grande merito di restare dentro la partita una volta in svantaggio e di saper leggere i vari momenti. E così si è scoperta una squadra finalmente concreta che ha rimontato il gol di Cheryshev con grande determinazione. Una prova di maturità, un passo in avanti nel percorso di crescita che fa ben sperare.

“Siamo andati sotto alla fine del primo tempo ma siamo stati bravi a rimanere dentro la gara – ha sottolineato GrossoEra uno step che non avevamo mai raggiunto in questo campionato, ce lo teniamo stretto perché è segno di valori importanti. Oltre che tecnico-tattici anche morali. Chi è entrato lo ha fatto molto bene e per me è qualcosa di bello”.   

La forza della panchina lunga

Samuele Mulattieri a segno a Venezia ancora una volta da subentrato

A Venezia i cambi hanno fatto la differenza in maniera oggettiva. Tre assist di Frabotta e i gol di Mulattieri e Borrelli hanno ribaltato il risultato. Una rosa profonda sia dal punto di vista della quantità che della qualità. Rispetto al campionato scorso ha qualcosa in più. L’esempio emblematico è Mulattieri: 3 gol segnati sempre da subentrato.

Grosso poi è stato molto bravo a coinvolgere tutti e chiunque viene chiamato in causa sa cosa fare. E soprattutto dà il massimo. La panchina lunga in un campionato stressante come la Serie B è fondamentale ed può addirittura fare la differenza. Nel torneo passato il Frosinone ha pagato dazio alle assenze ed ad un organico che in alcuni ruolo non aveva le alternative adeguate.

“E’ molto importante che tutti si sentano dentro ogni partita – ha spiegato GrossoAbbiamo bisogno di tutti, il campionato è lungo e sono contento quando arrivano gare nelle quali chi entra determina l’andamento del risultato. Cinque cambi in una partita possono essere un valore aggiunto come è stato oggi”.

Sabato sfida ad alta quota col Bari

Giuseppe Caso e l’ex Maiello nell’amichevole Frosinone-Bari giocata a luglio

Il prossimo turno (sabato, ore 14) potrebbe spingere ancora più su il Frosinone. Allo “Stirpe” infatti i giallazzurri affronteranno il Bari degli ex Maiello e Terranova che prima dell’ultima gara con l’Ascoli era in vetta ed imbattuto. Sarà una delle 2 partitissime (l’altra è Ternana-Genoa) della decima giornata. Un esame di maturità per il Frosinone che in casa ha sempre vinto (4 vittorie su 4) senza subire reti. E punterà quindi al pokerissimo al cospetto di un’avversaria fortissima appaiata in classifica a 18 e che cercherà di rialzarsi subito.

Una gara che dovrebbe richiamare il pubblico delle grandi occasioni. Non mancheranno i tifosi pugliesi che raggiungeranno in massa la Ciociaria. La Curva Nord potrebbe dare quella spinta in più com’è successo nelle altre partite. “In casa abbiamo un pubblico che ci spinge e noi vogliamo ricambiare questo affetto”, ha chiosato Grosso.