Latina, la Provincia detta gli indirizzi all’Agenzia formazione lavoro

Il Consiglio provinciale ha votato le nuove regole dell'ente. Prevista una stretta nel capitolo spese e nelle assunzioni che dovranno seguire procedure di evidenza pubblica. Sarà richiesto maggiore rigore nella valorizzazione delle risorse umane e negli investimenti

Andrea Apruzzese

Inter sidera versor

Incremento e diversificazione dell’offerta formativa, affidabilità e funzionalità della società. E poi rafforzamento del percorso di prevenzione della corruzione, bilancio consolidato, ottimizzazione delle spese.

Ecco i nuovi principi cui deve attenersi l’Agenzia Latina formazione e lavoro della Provincia di Latina per il triennio 2022-24. L’atto di indirizzo, già passato in commissione, è stato votato oggi all’unanimità dal Consiglio provinciale pontino. Ed è un atto di indirizzo stringente per la società partecipata di via Costa.

Rigore e controlli nel capitolo spese

Gerardo Stefanelli

Se appaiono pedissequi gli indirizzi sull’ampliamento dell’offerta formativa per “figure professionali richieste dal territorio per favorire l’accesso al mercato del lavoro”, oltre che per ridurre la dispersione scolastica, è nel capitolo delle spese che il documento entra nello specifico, dettando norme rigide. La società infatti dovrà attivare una nuova pianta organica e un piano annuale delle assunzioni che dovrà seguire procedure di evidenza pubblica.  

Le assunzioni a tempo indeterminato dovranno essere sottoposte al Comitato di controllo della Provincia che esprimerà un parere preventivo e vincolante. Inoltre si dovrà applicare una migliore distribuzione e valorizzazione delle risorse umane; una corretta programmazione delle spese di investimento, anche in relazione all’accreditamento presso la Regione Lazio. ​

L’agenzia di nuovo sotto la lente d’ingrandimento

Eleonora Della Penna

Non è la prima volta in questi anni che il Consiglio provinciale e i vertici dell’ente di via Costa intervengono sull’Agenzia. Un processo di controllo e verifica partito nel 2014, all’indomani della riforma Delrio degli enti province e dell’elezione della prima presidente del nuovo corso, Eleonora Della Penna.

Fu con lei, e subito dopo la sua decadenza in seguito alle dimissioni da sindaco di Cisterna con il facente funzioni Giovanni Bernasconi, che le cose iniziarono a cambiare.

In primo luogo, con l’affidamento dell’agenzia, come settore di competenza, allo stesso segretario generale della Provincia, che aveva avviato l’attività di controllo analogo sulle spese. Poi con la trasformazione nel 2016 da società per azioni a società a responsabilità limitata. Ed ancora l’amministratore unico, ad esempio, fu scelto per la prima volta nel 2017 con un metodo nuovo, un avviso pubblico, e non più nominato.

Ora le nuove regole, che pongono da un lato l’attenzione sul controllo dei costi, dall’altro puntano a un rilancio dell’attività dell’agenzia.

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