Latina, si torna al voto in 60 giorni. Le opzioni di Coletta

Cosa accade adesso. Le due opzioni per Damiano Coletta. Il precedente di Carturan. La palla che torna al centro: annullata anche l'anatra zoppa. Non sarà una partita come quella dello scorso autunno

Andrea Apruzzese

Inter sidera versor

Latina tornerà al voto in 22 sezioni entro i prossimi 60 giorni, per rifare il primo turno, ovvero tutto il Consiglio, e non il ballottaggio. (Leggi qui: Latina, elezioni annullate: si torna al voto in 22 sezioni).

Ora che il Tar ha accolto il ricorso elettorale di ex candidati consiglieri comunali della lista di Vincenzo Zaccheo, di fronte a Damiano Coletta si presentano sostanzialmente due ipotesi.

Due ipotesi per Coletta

La prima: andare direttamente al voto entro i prossimi 60 giorni accettando la sentenza così com’è. La seconda: presentare appello al Consiglio di Stato. Ergo, un commissariamento per la città di 60 giorni, oppure uno di molti mesi in attesa che i giudici di appello sulle decisioni del Tar si pronuncino, con i loro tempi.

Damiano Coletta è decaduto da sindaco di Latina, anche se permangono nella coalizione di governo alcuni dubbi interpretativi relativi al fatto che, al momento dell’elezione oggi annullata dal Tar Coletta era sindaco in carica, ovvero primo cittadino uscente, e non nuovo appena eletto.

Dove sta la differenza? Secondo alcune interpretazioni, Coletta sarebbe decaduto da sindaco eletto, non da sindaco uscente in carica come era durante lo svolgimento della campagna elettorale del primo turno delle amministrative di ottobre, e quindi dovrebbe permanere in carica fino alle prossime elezioni nelle 22 sezioni.

Ma queste sono speculazioni interpretative: e come si sa le norme in Italia consentono un’interpretazione tale che le sentenze stesse fanno giurisprudenza. Coletta e il suo staff legale stanno infatti approfondendo anche questo, tra gli altri aspetti ed effetti della sentenza del Tar. Ma diamo per assodato che Coletta è decaduto. Punto.

La scelta politica

Damiano Coletta

Ora la scelta di Coletta per il futuro non sarà solo tecnica, legale. Sarà anche una scelta politica.

Mauro Carturan, nel 2018, quando il Tar annullò il risultato elettorale e rimandò a votare in 4 sezioni di Cisterna di Latina, scelse di non appellarsi al Consiglio di Stato. Lo fece per non condannare la città a un lungo commissariamento. Potrebbe essere anche la scelta di Coletta, da un punto di vista tecnico.

Ma il sindaco oggi decaduto potrebbe essere tentato anche da un altro aspetto, politico: tornare subito al voto, non solo per confermare la vittoria propria, che avvenne al ballottaggio, ma soprattutto per tentare di ribaltare l'”anatra zoppa”. Il Tar ha infatti annullato il verbale della proclamazione degli eletti, sindaco e consiglieri, ovvero l’intero Consiglio. Ergo, ha annullato anche il famoso premio di maggioranza che le liste di Vincenzo Zaccheo conquistarono direttamente al primo turno raggiungendo il 53% dei voti.

Coletta potrebbe puntare dunque a questo: non solo confermare la propria vittoria, ma soprattutto, avere un Consiglio comunale di maggioranza delle proprie liste.

Palla al centro

Ora, infatti, tornano in campo in quelle 22 sezioni tutti i candidati sindaco di allora. Soprattutto, tutti i candidati consiglieri comunali, a loro volta decaduti, che devono tornare a conquistarsi un seggio in aula.

Certo, non è facile, dopo l‘anatra zoppa: Forza Italia fu allora a favore di Zaccheo e oggi sostiene Coletta in Consiglio. Sono state assegnate presidenze di commissione, sono state assegnate mini deleghe.

Difficile credere a una campagna elettorale che replichi quella di settembre scorso.

Decisione entro 24 ore

In serata, nel corso di una conferenza stampa tenuta via web, Damianio Coletta ha detto che sta valutando le mosse da compiere. «Con i miei avvocati stiamo valutando la situazione. Stanno leggendo le motivzioni della sentenza e le stanno confrontando con la Giurisprudenza corrente».

Ha incontrato la sua maggioranza, l’ha messa al corrente della situzione e degli scenari. Non impiegherà molto a decidere: «Nelle prossime ventiquattrore comunicherò le mie decisioni».

Damiano Coletta portato in trionfo dopo la vittoria

Non sono stati brogli, c’è stata inesperienza: il sindaco lo sottolinea. «Non si parla di brogli elettorali. Sono cose che non mi appartengono come persona. Posso affermare però che in alcune sezioni c’è stata difficoltà a fare la stesura dei verbali. Molti scrutatori non possedevano nè esperienza nè formazione».

C’è amarezza perché «È un momento particolare per la nostra città. E’ stato approvato un Bilancio difficile solamente il 10 giugno e propedeutico – ha proseguito il primo cittadino – a tante situazioni che riguardano la partenza di cantieri, verde e l’Abc che ha difficoltà nella raccolta della spazzatura porta a porta. Questa situazione può pesare anche sui progetti finanziati con il Pnrr“.

Spiega che non vuole uno stallo amministrativo. E che ci sono alcuni precedenti specifici: in un caso analogo, nel giro di quarantottore il Consiglio di Stato ha annullato la decisione del Tar «Ma non voglio entrare nel merito: lo stanno facendo i miei avvocati. Tra poco decideremo». Con la testa è già in campagna elettorale: «Da sportivo vedo anche il lato positivo dell’affrontare questa situazione. Se si andrà al voto spero possa ribaltarsi la situazione».  Punta alla maggioranza, piena: mettendo fine all’anatra zoppa. «Entro ventiquattrore decideremo».