Lazio: Zingaretti svela i nomi della sua Civica, Picozza capolista

Nicola Zingaretti attacca chi denigra il Lazio. Basta con i professionisti della protesta. Ecco le liste. I grandi portatori di preferenze? Fuori. Ecco chi ha scelto il Governatore per rappresentarlo.

Nicola Zingaretti ci va giù duro. No a chi attacca la Regione Lazio. No ad un territorio usato come merce di scambio. È tempo di elezioni, puntare sull’orgoglio funziona sempre. Ma questa volta il governatore tira sulla linea della cintura.

«Voglio sottolineare soprattutto questo aspetto della difesa del Lazio e del rispetto che noi chiediamo per il Lazio, perché anche in queste ore vedo troppe scorribande politiche sulla pelle dei cittadini del Lazio, giochi sulle spalle della nostra comunità, scambi che hanno la testa e gli interessi fuori dalla nostra Regione»: è il Nicola Zingaretti che non conosci, quello senza la giacca e la cravatta del governatore, quello che finalmente esce dal ruolo del Governatore.

 

L’attacco è agli sciacalli che scoprono ora le ferite di una Regione che è stata dissanguata. SkyTg24 se n’è andata a Milano, il cuore dei Tg di Medieset ha organizzato il trasloco, Consob e la sede dell’Istituto per il Commercio Estero fanno gola a Miano ed il sindaco sala si prenota. A Roccasecca Ideal Standard è diventato un santuario delle elezioni: venire a piangere sulla prossima cancellazione di uno stabilimento che funziona è diventata una tappa obbligata: chi se ne frega dei lavoratori ma fa tanto figo esserci e piangere sulle loro spalle. Fiat Chrysler a Cassino ha appena salvato 300 posti di lavoro e ora tutti sono i padri di questo ‘miracolo’: fino a ieri tutti fischiettavano e si giravano dall’altra parte. L’elenco potrebbe essere infinito. Nicola Zingaretti presenta il conto agli esperti di Regione Lazio apparsi nell’ultima ora.

«Troppe furbiziesembra che il Lazio sia merce di scambio. Tutti si accorgono adesso dei problemi. Io credo sia giusto, invece, rivendicare che in questi anni, questa comunita’ si e’ rialzata in piedi solo grazie alle forze dei cittadini, dei giovani, dei sindaci, degli imprenditori, dei giovani e di coloro che hanno sofferto».

Il progetto c’è, per Nicola Zingaretti. La linea è tracciata. Quindi?

«Quindi, noi dobbiamo insistere sull’idea che la posta in gioco é quella di continuare una fase di cambiamento, ma anche di difendere la regione da troppi attacchi o da chi all’improvviso si accorge dell’esistenza della regione Lazio e quindi si cimentati piu’ che sulle idee, sulle critiche e sulla distruzione di quello che siamo stati»

 

TUTTI GLI UOMINI DI NICOLA

Il centrodestra ha trovato ieri l’uomo che guiderà la sua coalizione verso le prossime elezioni Regionali. Nicola Zingaretti ha già pronta invece tutta l’alleanza. Ammessi ed esclusi. «Oggi presentiamo un altro tassello importante della coalizione che si sta costruendo, anzi ormai si é definita nelle sue diverse articolazioni, mancano ancora un paio di soggetti politici per raggiungere l’obiettivo che ci eravamo prefissati all’inizio di questa avventura e cioé di costruire una coalizione larga, plurale e diversa. La lista civica e’ la lista dei cittadini e delle cittadine del Lazio».

È il giorno della sua lista civica, quella che porta il suo nome. Quella dove non puoi sbagliare il candidato perché è sotto la lista che ha fatto tu. Così il presidente della Regione Lazio tira fuori il foglio e svela i nomi. Niente effetti speciali: devono essere candidati nei quali la gente si riconosce. E i voti? Quelli con le preferenze? Nicola Zingaretti la settimana scorsa ha dato un’occhiata all’elenco: ha segato quelli che hanno i voti cuciti sulla pelle, niente professionisti della preferenza. Ha voluto la gente.

«E’ una lista molto variegata, guidata da un grande giornalista, Carlo Picozza – ha aggiunto Nicola Zingarettiche é stato un censore della cattiva sanità del Lazio e che ringrazio, insieme agli altri, per essersi messo a disposizione. Noi con i problemi del Lazio da 5 anni ci facciamo i conti. Il Lazio si sta rialzando in piedi e non bisogna mettere in discussione questo grande processo di ricostruzione».

C’è gente che su Facebook si lamenta. Il dubbio è che siano sempre gli stessi. Il Governatore non si rifugia in questa scusa. E invece dice «Ci sono ovviamente tante cose da fare ma bisogna farle con lo spirito che abbiamo avuto in questi anni: onestà, lealtà, combattività, e soprattutto tentativo di risolvere i problemi, perché non se ne può piu’ di chi parla o denuncia solo i problemi ma poi non fa niente per risolverli o é incapace. Quindi e’ una lista di cittadini per non fermarsi e non tornare indietro».

 

 

NOMI E COGNOMI

Il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti con il vicepresidente Massimiliano Smeriglio hanno presentato i nomi della ‘Lista Civica Zingaretti presidente’.

A Frosinone la capolista sarà il consigliere regionale uscente Daniela Bianchi. Poi tutte new entry: il sindaco di Arpino Renato Rea, la professoressa Maria Rita Petrillo di Cassino, il vice sindaco di Anagni Giuseppe Felli, il vice sindaco di Serrone Antonietta Damizia, Il sindacalista Fausto Salera.

Per il collegio di Roma. Capolista il giornalista di ‘Repubblica’ Carlo Picozza.

I 32 candidati provengono principalmente da 4 settori: scuola e cultura; università, amministratori locali e territori, sociosanitario.

Nel weekend i candidati della lista (50 in tutto il Lazio) e i volontari animeranno, circa 100 banchetti in tutta la Regione. Ai tutti candidati é stato consegnato un kit (shopper, materiali, spille, volantini, programma).

Capolista A Roma é dunque Carlo Picozza, giornalista che da anni segue i temi legati alla sanità. Nella sezione scuola e cultura i candidati sono Salvatore Mazziotti (professore liceo Cavour), Paola Bisegna (ex preside Democrito), Giusi Greco (professoressa Convitto Nazionale), Marina Di Foggia (vicepreside Einaudi), Chiara Coltella (educatrice), Guido Bellachioma (giornalista musicale), Elisabetta Flumeri (presidente della European Writing Women Association).

Per la università Chiara Tonelli (docente Architettura Roma Tre), Marina Righetti (direttrice del dipartimento di Storia dell’arte e Spettacolo de La Sapienza), Alessandra Zicari (ricercatrice La Sapienza), Florinda Nardi (professoressa a Tor Vergata di Letteratura Italiana per lo Spettacolo), Alessandra Battisti (avvocato, collabora con la cattedra di Diritto Costituzionale Italiano e Comparato di Roma Tre).

Ci sono poi alcuni consiglieri uscenti: Marta Bonafoni, Michele Baldi, Gino De Paolis, Gianluca Quadrana, Oscar Tortosa. E poi Leontina Ionescu (traduttrice Tribunale di Tivoli), Cinzia Romagnoli (impiegata e attivista III Municipio), Salvatore Tedone (artigiano e consigliere comunale Albano), Sandro Santilli (impiegato ed ex assessore Municipio VI), Emanuela Marino (associazione Host Roma e Lazio), Maria Luisa Agneni (archeologa, funzionario al Comune Monte Libretti), Giancarlo Germani (avvocato specializzato in diritto al lavoro e integrazione), Marta Toti (avvocato e presidente del Consiglio Comunale di Castel Gandolfo).

Nel settore sociosanitario infine ci saranno Maurizio Zega (nel direttivo dell’Ordine degli infermieri di Roma), Stefano Canitano (specialista in Radiodiagnostica e Oncologia Medica), Nicola Cerabona, (medico di medicina generale), Aniello Crescenzo (operatore sociale e musicoterapeuta), Daniele Caldarelli (informatico, impegnato nell’associazionismo nella cooperazione sociale, nel sostegno legale e sociale ai disabili), Stefano Giannesi (presidente del ‘Forum ex articolo 26’, coordinamento difesa dei servizi di assistenza e riabilitazione alle persone disabili.