Le barricate sui rifiuti Roma e il bilancio della Saf

Il presidente Lucio Migliorelli appare sereno alla vigilia dell’assemblea dei soci. In ogni caso il tema del trattamento dell’immondizia della Capitale non è all’ordine del giorno. Ma una cosa è chiara: bocciare il consuntivo (che si chiude con un utile) e l’aumento di capitale (fondamentale per la Fabbrica delle Materia) non produrrebbe nulla di drammatico.

Chi conosce Lucio Migliorelli sa che non si sbilancerebbe neppure se fosse l’allenatore del Real Madrid e la sua squadra stesse vincendo per 7-1 a due minuti dalla fine. Ma, detto questo, il presidente della Saf guarda all’assemblea dei soci di domani con una certa serenità.

Non soltanto perché alla fine pensa comunque di poter avere la maggioranza dei voti sul conto consuntivo e sulla modifica statutaria per l’aumento di capitale, ma perché in ogni caso il merito del dibattito non prevede la discussione sui rifiuti di Roma.

Certamente l’argomento verrà sollevato dal centrodestra, cioè dai sindaci di Forza Italia, della Lega, di Fratelli d’Italia. Ma sul punto le uniche cose che contano sono l’ordinanza del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e l’esito del ricorso al Tar presentato dai Comuni che non sono d’accordo.

Chi vorrà bocciare il conto consuntivo dovrà spiegare perché, quali “poste” del bilancio non vanno bene e quindi bisogna cambiare. Dovrà pure contestare un documento che si chiude con un “utile”.

Nel caso la maggioranza dei soci dovesse arrivare a questa determinazione, Lucio Migliorelli dovrebbe correggere il conto consuntivo, riportarlo all’attenzione del cda e poi di nuovo in assemblea. Ma in ogni caso non succederebbe nulla di drammatico. Quanto all’aumento di capitale, è finalizzato al progetto di trasformazione dell’impianto di Colfelice in Fabbrica dei Materiali, progetto che ha già avuto il placet dell’assemblea dei sindaci. Ora lo si vuole bocciare? (Leggi qui: Inizia la chiusura di Saf, via ai lavori per la Fabbrica dei Materiali).

I rifiuti di Roma potrebbero essere l’argomento di una specifica seduta dell’assemblea dei sindaci. Ma pure in questo caso, trattandosi di una società pubblica, il dibattito dovrebbe vertere anche sugli aspetti contabili. In altre parole: senza il trattamento dell’immondizia romana, quali sarebbero le curve produttive e contabili della Saf? Sarebbe questo un modo corretto e normale di affrontare la questione. Evitando quelle crociate politiche che alla fine non portano niente. Se non le solite “conte” da sventolare come bandiere davanti al proprio elettorato.

Si può essere d’accordo oppure no sul trattamento dei rifiuti di Roma, ma il tema va discusso e votato in assemblea dei soci. Sulla base di parametri amministrativi, politici, produttivi e contabili. Evitando le contrapposizioni sulle barricate.